Pasifae la regina di Cnosso
Data: 20/07/2019,
Categorie:
Zoofilia
Autore: beast, Fonte: EroticiRacconti
Pasifae tutto ebbe origine dalla stupidità umana Minosse il famose re di Creta non ostante la solenne promessa fatta al dio del mare, rifiutò di sacrificare il suo bellissimo e bianco toro a Poseidone. Il dio, offeso e incredulo si vendicò facendo in modo che Pasifae, la bella e giovane moglie del re si innamorasse perdutamente del toro che lo stolto umano si era rifiutato di sacrificargli. Così la giovane regina, follemente innamorata dell'animale, passava tutte le sue giornate e le sue notti nella stalla reale, guardando con occhi languidi e colmi d'amore e di lussuria l'enorme toro del re. Dalle sue ancelle personali, si faceva portare ampolle di unguenti e oli profumati e con questi cospargeva il corpo della bestia in e quando la voglia diventava incontenibile, incurante degli sguardi e delle parole di scherno degli stallieri e delle sue ancelle, le sue carezze non si limitavano al dorso muscoloso, al ventre prominente o alle cosce potenti, ma si spingevano fino al ciuffo di peli che coronava il pene dell'animale, e da lì risalivano lungo il sesso arrivando fino allo scroto che conteneva gli enormi testicoli. Colma di eccitazione li prendeva nelle piccole mani e li soppesava, li palpeggiava e li accarezzava languidamente mentre la lingua le saettava eccitata tra le labbra. l'enorme animale, si era ormai abituato alla sua presenza, e non tardò ad apprezzarne le attenzioni della donna, le sue languide carezze lo facevano eccitare sempre di più. quando la sentiva arrivare ...
... da lontano, ben prima che la Regina si affacciasse al suo box, i suoi zoccoli raspavano impazienti il terreno, scosse nervose correvano sotto la superficie della pelle dei suoi fianchi, il battito del suo potente cuore accelerava e il suo respiro si faceva più sincopato e possente. Bastava che lei gli si accostasse e gli parlasse dolcemente, sussurrandogli oscene promesse alle orecchie, mentre con le piccole mani lo accarezzava languidamente lungo i muscolosi fianchi, che lui mandava grandi sbuffi di fiato umido dalle narici, e la saliva e la bava che cominciavano a colargli dalla bocca erano chiare dimostrazioni che le lascive attenzioni della regina, lo eccitavano assai... Lei lo accarezzava a lungo, senza dare segno di stancarsi, seguendo con le dita sottili le forme della possente muscolatura o percorrendo le grosse vene in rilievo che correvano sotto la sua pelle, lui fremente di desiderio rabbrividiva scrollando la pelliccia come se delle mosche lo infastidissero con i loro morsi, ma ovviamente la sua era eccitazione sessuale e non fastidio. Mano a mano che i giorni passavano, le carezze si facevano più audaci, ora le delicate mani della regina scendevano sotto il torso, le carezze si spostavano lungo l'enorme ventre, si avvicinavano al ciuffo di lunghi peli con cui terminava l'astuccio di pelliccia che nascondeva il pene dell'animale. Vincendo ogni ritegno, le dita della donna sfioravano il sesso dell'enorme toro regale, lo toccava delicatamente e lui reagiva muggendo ...