1. Pasifae la regina di Cnosso


    Data: 20/07/2019, Categorie: Zoofilia Autore: beast, Fonte: EroticiRacconti

    ... disperatamente di desiderio. Le sue mani allora si spostavano ancora, lungo l'interno delle possenti cosce, dove il pelo era più soffice e la pelle più calda e sensibile, verso gli enormi e pesanti testicoli Li soppesava, li accarezzava beandosi dell'idea dell'enorme quantità di sperma che questi dovevano contenere, sperma che prima o poi sarebbe stato tutto solo per lei... li tirava e stuzzicava sorridendo eccitata nel sentire i rantoli di desiderio che provenivano dal suo amato bestione. Poi tornava indietro, lungo il ... di nuovo fino ciuffo di peli che ...punta e e, che si erano ormai bagnati delle secrezioni dense e appiccicose che il toro emetteva a causa dell'incontenibile eccitazione. con le dita li arruffava e allisciava, raccoglieva con i polpastrelli gli umori della bestia, si portava le dita alla bocca e ne gustava l'acidulo sapore, leggermente salato, leccandosi poi le labbra rosee e delicate. La punta rosa del pene ormai spuntava tra i peli fradici, bastava che lei la toccasse appena con la punta di un dito e subito lui rispondeva con un lieve muggito e un piccolo schizzo di sperma. anche questo la regina portava alla bocca leccandosi le dita e succhiandole con gli occhi chiusi. ora le sue mani cominciavano a stimolare il pene della bestia, masturbandolo avanti e indietro in modo da farlo uscire completamente dall'astuccio di pelliccia Quando il Toro era eccitato a dovere e il suo pene era completamente esposto, la regina si metteva a quattro zampe e ...
    ... avvicinava la bocca alla punta del il suo pene era lunghissimo, più lungo dell'avambraccio di un uomo, ma decisamente più sottile, rosa, lucido e fremente per l'impazienza con le labbra appena dischiuse e la punta della lingua lo titillava un poco, ricevendone in cambio altri schizzi di sperma, ancora molto liquido e trasparente, gli schizzi la colpivano al volto e lei allora interrompeva la stimolazione per raccogliere dalle guance questo nettare e portarselo alle labbra, nemmeno una goccia del .... voleva che andasse sprecato. I fianchi del toro cominciavano a ondeggiare e sussultare e le mani della regina indirizzavano il lungo pene verso le sue labbra guidandolo in modo che ad ogni colpo di reni questo potesse entrare e uscire dalla su bocca come se si trattasse della fica di una vacca in calore. L'eccitazione della bestia era tale che la simulazione della copula non durava che qualche secondo, infatti dopo pochi colpi di reni la regina sentiva attraverso le mani che stringevano il pene lo sperma risalire prepotentemente dai gonfi testicoli e la sua bocca veniva inondata da violenti getti di sborra bianca e bollente che lei golosamente cercava di ingoiare ma la cui abbondanza era tale da colarle quasi completamente dalle guance sul florido seno e creare una pozza vischiosa sul pavimento di lastre d'oro zechino. La regina allora si accucciava portando la faccia a terra e posava le guance nella pozza di sborra bianca e densa e si beava passando le guance e le labbra sul liquido ...