1. Un pomeriggio di shopping


    Data: 21/07/2019, Categorie: Lesbo Dominazione / BDSM Autore: DocileSchiava, Fonte: RaccontiMilu

    Mi svegliai di scatto sentendo il cellulare suonare. Prima di rispondere diedi uno sguardo all'ora ed era tardissimo, erano quasi le 14."Maria! Che fine hai fatto?""Scusa Anna, sono rimasta addormentata..""Sempre la solita! E quindi riusciamo a uscire per fare shopping o non facciamo in tempo?"Ecco me ne ero scordata, ieri sera avevo ben altro in testa. Sono andata al solito pub con i miei amici e complice qualche bicchiere di troppo la serata prese una piega diversa. Diversa per modo di dire, ultimamente accadeva spesso. Marco ormai sapeva i miei punti deboli, sapeva che le situazioni di imbarazzo mi piacevano. Sapeva che adoravo sentirmi sottomessa a lui, come aveva imparato a scoprire durante alcune notti passate nel mio appartamento. E lui adorava sottomettere me.Quando si accorse che ormai ero un pò brilla si avvicino a me e mi diede le chiavi della sua macchina in mano, con sguardo serio."Entra nella mia macchina, sfila il tuo intimo da sotto questa minigonna da troietta che indossi e lascialo lì. Se poi ti comporti bene, lo riavrai."Cercai di obiettare, non osavo immaginare l'imbarazzo se qualcuno sarebbe riuscito a notare che non indossavo nulla sotto la minigonna. Ma lui non volle sentire scuse."Finiscila, sai che odio sentire storie. E poi so benissimo che ti piacere sentirti gli occhi addosso che scrutano tra le tue gambe. Vai."Aveva ragione. E sapevo anche che per riprendermelo la notte sarebbe stata molto impegnativa, sapevo che sarebbe venuto da me e che io ...
    ... sarei stata il suo giocattolo. Non ne vedevo l'ora...Ma mentre ripensavo a questo la voce di Anna interruppe i miei pensieri."Maria?""Sì! Ascolta facciamo così: vieni da me, intanto mi faccio una doccia veloce, mi vesto e andiamo.""Ok, sarò da te a breve, a tra poco."Andai sotto la doccia, con l'acqua calda che mi scivolava addosso mi stavo svegliando e rilassando.Inevitabilmente i miei pensieri tornarono alla sera prima. Sia io che Marco avevamo perso il controllo della situazione, continuavo a chiedermi se qualcuno si fosse accorto della mia mancanza sotto la minigonna e tutto ciò mi eccitava... Per non pensare a tutto ciò che continuava a sussurrarmi all'orecchio senza pudore, e le sue mani che mi toccavano quando gli pareva, ero di sua proprietà ormai. Volevamo sfogarci, riuscii a convincerlo a venire da me. Per fortuna, altrimenti non so quale idea avrebbe trovato per umiliarmi davanti all'intero locale... e difficilmente sarei riuscita ad oppormi.Dopo essermi insaponata, puntai il getto dell'acqua calda tra le mie gambe, mentre senza neanche accorgermene mi stavo strofinando il clitoride eccitata dai ricordi della notte.Non feci tempo ad aprire la porta di casa che mi ritrovai presa contro al muro con la sua mano tra le mie gambe e la sua erezione che sfregava contro di me. Ero in balia di lui. Mi sfilò il top tirando fuori le tette dal mio reggiseno, iniziò a succhiarle avidamente. Tolse la sua mano che mi stava masturbando, mi portò le dita in bocca, facendomele leccare. ...
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