Arianna
Data: 23/07/2019,
Categorie:
Feticismo
Autore: beast, Fonte: EroticiRacconti
... avevo sentito arrivare, a causa del rumore di rametti che si spezzavano sotto i suoi passi mentre si avvicinava al suo covo, ma non me ne ero andata, ero eccitata e curiosa di vedere che faccia avesse. Un altro essere umano che come me si eccitava in modo strano. Che delusione, era un insignificante tipo di mezza età, ben più vecchio di me, ma come al solito, non era lui a interessarmi, era la perversa magia di quel posto. Non gli sembrò vero che una ragazza giovane e assai carina si facesse sbattere lì su quel letto di foglie secche. Perché fu così che andò, io agivo come in un sogno, gli offrii di fargli un pompino e poi mi sdraiai lì in mezzo alle vecchie coperte e lo invitai a scoparmi. Capisco che non comprendiate, ma io la trovavo una situazione irresistibile. Sdraiata per terra vedevo i raggi di luce che filtravano tra le foglie degli alberi sopra di me, udivo i mille rumori del bosco, percepivo la bramosia di quell’essere infelice e squallido mentre mi scopava. Era come se i miei sensi fossero ampliati e resi più acuti dal mistero del luogo in cui ci trovavamo. Un anno dopo, sempre in collina scoprii una vecchia villa abbandonata , i vetri delle finestre rotti, le vecchie gelosie di legno cadevano a pezzi. All’interno i muri scrostati recavano i resti delle eleganti tappezzerie di un tempo, enormi ragnatele pendevano dagli alti soffitti, le piante avevano cominciato a crescere anche dentro, ma la cosa in assoluto più eccitante era che qualcuno l'aveva utilizzata per ...
... venirci a scopare o forse solo per venirsi a masturbare in santa pace, vecchi giornali pornografici con le pagine tutte incollate e i soliti resti di fazzolettini di carta. Una scala traballante portava al piano superiore, dove si trovavano tre camere da letto e un grande bagno. Vecchi materassi luridi e sbrindellati giacevano abbandonati sul pavimento, i letti se li erano portati via con la maggior parte dei mobili, nella camera principale restava ancora un caminetto in pietra e sul muro sopra di esso era rimasto il segno della vecchia specchiera ovale. Dio che posto fantastico, dovevo assolutamente farmi scopare da qualcuno su uno di quei vecchi materassi sfondati. Ci tornai una settimana dopo con un tizio che avevo raccattato in discoteca una sera. Gli avevo detto chiaro e tondo che volevo scopare con lui, ma che lo avrei fatto solo in quella casa abbandonata. Così un pomeriggio mi venne a prendere con una cazzo di Panda tutta scassata e andammo su per le stradine della collina fino a portarci in prossimità della villa. Lo presi per mano e lo condussi con me fino a quel rudere dove feci forse la più bella scopata della mia vita. Lui era circospetto, probabilmente pensava che dovessi essere sciroccata, ma tutto sommato la cosa lo intrigava parecchio. Lo portai di sopra, era estate e mi spogliai completamente mentre lui mi guardava estasiato, mi sdraiai su uno di quei vecchi materassi e gli dissi “prendimi” Non se lo fece ripetere due volte, non si spogliò nemmeno, si calò i ...