Giovanna 5. La voglia cresce
Data: 26/07/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Zizi'
Devo tornare a visitare la madre di Giovanna, sulla porta mia moglie mi chiede, dove stessi andando, devo fare un paio di visite, "compra il pane allora, al supermarket lo sfornano anche di sera. Mentre mi dirigo verso casa di Giovanna mi arriva un SMS: non suonare mandami un SMS quando sei qui sotto. Ho parcheggiato ed inviato il messaggio, sento il click del portone che si apre. Salgo rapidamente gli scalini e vedo la porta socchiusa, entro e Giovanna con un dito sulle labbra chiude piano la porta ei fa entrare nella prima stanza a sinistra del corridoio, mi fa di nuovo segno di restare in silenzio e scompare in direzione della camera della madre. Torna dopo qualche minuto e mi mormora, le ho detto che devo finire di sistemare in cucina e che devo andare in bagno, abbiamo un po'di tempo, cerca di essere il più silenzioso possibile. Siamo in salotto, si mette di n ginocchio su divano, solleva il vestitino leggero che indossa porgendomi il suo "sontuoso culo" e dicendo : toccami, ho fatto due clisteri, sono pulitissima dentro e fuori. La mia erezione è straordinaria, ma di fronte a quello spettacolo, crollo in ginocchio dietro di lei e cominciò a sfiorare con le guance quelle natiche straordinarie, e sebbene avessi fatto la barba al mattino, comincia già a ricrescermi. Mi sussurra grattarmi un pochino con la tua barba, mi fa impazzire. La gratto un pochino e poi cominciò con le labbra a baciarle le natiche dure ed elastiche, e con la lingua cominciò a leccarla tutta. Poi ...
... le prendo con le mani allargandole e scoprendo il buchino del sedere leggermente più scuro della sua carnagione. Lecco con la lingua appuntita anche quello come a volerlo penetrare. La sento gemere, mi fai impazzire dice. Non resisto più, mi porto l'indice in bocca insalivandolo per bene, poi cominciò a stimolarle l'entrata col dito. Si sporge indietro venendo incontro al dito contraendo e rilasciando lo sfintere. Entro, ho le mani grandi ed il dito sembra un piccolo cazzo. Si, continua sospira, e spinge ancora indietro il culo. Il dito è dentro sino alla radice, lo estraggo tutto, lo lubrificai di nuovo e lo affondo ancora. Con l'altra mano vado in mezzo alle cosce ed è un lago, le accarezzo le grandi labbra e raggiungo il clitoride, è stranamente piccolo ma sensibilissimo, continua a grondare umori che le colano lungo l'interno delle cosce, si piega appoggiando il viso sulla spalliera e con le mani si allarga le natiche, continuo con il dito dentro e fuori si apre di più ed affondo e sempre più velocemente sino alla radice del dito. I gemiti per quanto trattenuti si coordinano con le spinte della mano, per almeno 5 minuti continuo a farla andare dentro e fuori, la sento mugolare e lei schiacciando la bocca sulla spalliera del divano esplode, riesco a distinguere si suoi, godooo, godoo. A questo punto, mi alzo, mi apro i pantaloni e il mio cazzo esplode in tutta la sua magnificenza, non sono un superdotato, ma quando giocavo al calcio da ragazzo, nelle docce no sfigurato ...