1. 206 . Io e mia sorella, una notte intera


    Data: 27/07/2019, Categorie: Incesti Sensazioni Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... agli altri. E guai a voler seguire la volpe nella sua tana. Guai a squarciare il buio con luci troppo crude.E mentre le parole seguivano un proprio filo, il pensiero vagava oltre, lungo altri sentieri. Guardavo i tuoi occhi per scorgere i dettagli nella penombra del tuo cuore.�Il clitoride, ti prego ��.E invece no. Non ancora. Le dita scivolano lentamente lungo l�addome, il ventre, i fianchi vellicando appena il riccioluto pube. Le mani si separano per accompagnare il profilo delle cosce, scendono ma poi risalgono aumentando lievemente la pressione con i pollici ancora a sfiorare il Monte di Venere.La tua reazione è quasi impercettibile. La avverto solo attraverso i polpastrelli. Terminali nervosi. Sensi all�erta.Tu, nuda. Io ancora semi vestito. Sul comodino la bottiglietta di olio, che ogni tanto afferro per ungermi nuovamente i palmi delle mani. Ne verso qualche goccia sul tuo ventre, una pozzetta si forma nell�ombelico.Da lì, un dito inizia il suo viaggio verso il tuo piacere. Compie giravolte sul Monte di Venere, scende lungo le labbra, rasenta l�ingresso della vagina, che ancora non ha dischiuso il suo segreto.E poi riparto dalle dita dei piedi, risalendo le gambe, le cosce, chiedendoti con la spinta delle mani di aprirle per me. Convergo nuovamente verso il tuo inguine.Dietro ai tuoi occhi è racchiuso il tuo segreto. Dietro le tue labbra, le parole che vorresti dirmi. Dietro le pieghe del tuo sesso parzialmente depilato, il piacere che vorresti regalarmi.Sono eccitato ...
    ... dalla tua stessa eccitazione che ti imporpora la carne. Godo del tuo godere, ancora così contenuto e trattenuto. Sento l�impeto dell�erezione che chiederebbe soddisfazione. Ma voglio lasciarla così, a farmi da guida in questo viaggio sul tuo corpo.�Il clitoride, ti prego ��.Adesso sì, ora è il momento. Ti sfioro con il polpastrello e subito inarchi il bacino, stringi le cosce. Le mani si muovono sicure, esperte, decise.Cresce il ritmo delle mie carezze mentre un dito si fa strada in te e accompagna dall�interno il movimento esterno.I tuoi gemiti sono ora più forti, il respiro accelerato.Allungo una mano, ti pizzico forte un capezzolo, tu gemi ancora un pochino più forte �Potrei penetrarti.Ma non voglio perdere il contatto tra le mie mani e il tuo corpo. Attraverso di loro, tu ti stai rivelando a me. Ascolto con la pelle parole che non ho mai udito con le orecchie.E forse mai ascolterò.Mi chino su di te e affondo la faccia tra le tue gambe.Assaporo il tuo lago. Mi ci tuffo.Aggiungo saliva al tuo umore.La danza riprende con nuovi ballerini.Sono serpente tra le foglie.Sono tigre al pasto.Metti una mano sulla mia testa e mi stringi i capelli muovendo il bacino al ritmo della mia bocca.Godi.Io contemplo il tuo volto trasfigurato, ma tu non apri gli occhi nemmeno un istante.Il capezzolo che prima stringevo è viola, gonfio, forse dolorante �.Lo so, sei mia sorella, lo so, lo so. Ma se i tuoi occhi ora, in questo magico istante si posassero su di me, io ne sono certo, non potrei più ...