1. Avventure erotiche alle terme 2


    Data: 27/07/2019, Categorie: Tradimenti Autore: forrestsherman

    ... sfuggire qualche gemito, poi volteggiò su di me dando le spalle ai ragazzi ma senza smettere di muoversi.
    
    Si aggrappò alle mie spalle e con un filo di voce mi chiese “dimmi cosa fanno”.
    
    “Ti guardano” risposi senza accontentarla.
    
    “Parlami” insistette mentre la perforavo.
    
    “Si toccano, godono, ti vogliono”.
    
    La feci impazzire, era al culmine del piacere, ma non era ancora il momento.
    
    Mi guardai ancora in giro. Nessuno.
    
    “Stanno venendo da noi” le dissi mentendo.
    
    Erika si ritirò su di me, impaurita. Avevo toccato il limite.
    
    La baciavo e le palpavo le chiappe e massaggiando la zona. Erika chiuse gli occhi.
    
    “Sono dietro a te, ma non ti toccano se non vuoi” Le dissi con tono tranquillizzante.
    
    “Oppure vuoi che ti scopino?, le confidai tutto a un tratto. Sentivo i suoi umori esplodere.
    
    “Forse vuoi che ti lascio a loro?, vuoi che ti guardo mentre ti scopano?” azzardai nel pieno del godimento.
    
    “Ahh”, una serie di gemiti ci sorprese nuovamente tutti, Erika venne fortemente di fronte a tutti, inclinando la schiena lasciò che l’orgasmo la penetrasse tutta come corrente elettrica e poi si accasciò abbracciandomi.
    
    Pensavo, " mioddio che porca questa donna, si eccita ad essere scopata in pubblico…".
    
    Mentre la coccolavo dolcemente, i due ragazzi uscirono dalla vasca.
    
    Stremati da quella emozione, restammo a rilassarci nella vasca per una decina di minuti, e poi anche noi uscimmo e cercavamo Valentina e Marco.
    
    Pensammo che fossero nella piscina ...
    ... termale o nella sala di odoroterapia, andammo prima lì, fino ad una porta turchese, e, varcata la soglia ci trovammo in un ambiente semibuio e con una atmosfera aromatica.
    
    Intuii che doveva essere un sotterraneo molto esteso, infatti si udivano dei rimbombi in lontananza, ma nulla si scorgeva a parte alcune piccole rientranze che dovevano essere gabinetti di meditazione.
    
    Entrai nel primo che capitò e vidi di fronte a me una cassetta con dentro una serie di boccettine, che ignorai.
    
    Uscì dalla parte opposta, iniziavo ad essere preoccupato per Valentina, intuivo che tutto ciò la poteva agitare e così proseguì con passo spedito ma quasi a tentoni lungo un corridoio molto umido dove mi parve di distinguere dei localini con fessure da ui emanavano effluvi di essenza ricavati nella roccia, e finalmente raggiunsi una sala grande, in cui incrociai delle persone: queste, in costume da bagno, gironzolavano con i piedi nell’acqua lungo una specie di sentiero ruscello, con pavimento di pietre e sabbia compressa, respirando lautamente un’aria che profumava di erbe aromatiche, il che rendeva il clima molto disteso e naturale.
    
    Lateralmente notai numerose porte a vetri, oscurate e offuscate, probabilmente erano i locali di cromoterapia, mentre in sottofondo si il sentiva l’acqua corrente.
    
    Ignorato dagli altri ospiti mantenni l’asciugamano alla vita e cercai di seguire quel suono, e mi giunse una voce, “ciao! Sei qui?” dal sentiero d’acqua giunse Valentina, mi tese la mano per ...