Il latte di mia sorella
Data: 28/07/2019,
Categorie:
Lesbo
Autore: vincenzovitobello6@gmail.com
... bimba, ma non riuscì a vedere la nipotina nascere. Quindi, io, Maria e Francesca eravamo tre donne sole. Per fortuna vivevamo in paese, e le nostre case erano vicine, per cui potevamo passare a trovarci spesso. Quando la bimba di Francesca nacque, lei passava spesso a casa della mamma, e ci trovavamo tutte e tre, anzi tutte e quattro, lì. Potevamo chiacchierare e pettegolare su tutto e tutti. Parlavamo dei difetti dei nostri mariti, ci lamentavamo, e parlavamo sulla gente del paese. Cucinavamo, cucivamo e ci divertivamo a fare cose folli. Per la bimba cucimmo la trapunta più grossa mai vista in paese, e preparavamo dolcetti che da offrire anche ai vicini, e da vendere nel bar del paese. Iniziammo anche a cucire trapunte per gli altri, erano belle e ce le chiedevano, e le iniziammo a vendere tramite la merceria. In poco tempo, ricevemmo diversi ordini per cui ci ritrovammo a casa di Maria praticamente sempre, tra gli odori della cucina, i filati, e l’accudimento della bambina, talvolta finivamo così tardi la sera che ci addormentavamo tutte lì, tra i letti e i divani. Non abbiamo mai avuto troppo pudore nello spogliarci insieme, dunque. Accadde una volta, mentre Francesca stava allattando, che la mia matrigna ha visto come la stessi guardando, e ha commentato la cosa, dicendo: “Francesca, credo che anche Emma voglia succhiarti il seno”. Sono arrossita immediatamente. Mi sono imbarazzata come se a scuola mi avessero sorpreso senza compiti, oppure, sorpresa a combinare una ...
... marachella. Con mia sorpresa, Francesca ha detto se vuoi assaggiare il mio latte puoi farlo. La piccola si addormenta durante la poppata e devo usare il tiralatte tre volte al giorno per svuotare il seno. Quando la bimba si addormentò e lei la mise nella culla, tornò sul divano accanto a me. Aprì il vestito e scostò i lembi del reggiseno. Le sue areole erano grandi e bagnate con gocce di latte. Ha sollevato un seno porgendomelo, per farmi succhiare. Non ho resistito, mi sono sporta in avanti, l’ho preso in bocca e ho succhiato. Ero sorpresa di quanto fosse difficile, molto più difficile di quello che pensassi, succhiare il latte dal suo seno. Quando ha iniziato a fluire, sentivo gli spruzzi del latte sulla mia lingua e sul palato. Guardai Maria, e lei si stava muovendo sulla sedia, come per grattarsi. Poi si mise una mano in grembo e iniziò a strofinarsi sul basso ventre attraverso la camicia da notte. A quel punto iniziai a sentirmi bagnata tra le gambe. La stanza ha cominciato a odorare come uno spogliatoio femminile durante l'estate. Odore di femmine. Ho iniziato a strofinare anche la mia figa. Poi ho messo la mia mano sul ginocchio di Francesca e l'ho iniziata a muoverla nell'interno coscia fino a quando pensavo che avrei trovato le mutande. Sorpresa! Con molta sorpresa, scoprii che Francesca non aveva le mutandine. Quello che ho trovato era il praticello di una vera e propria figa abruzzese. Il suo corpo era cambiato dalla ragazza che ricordavo. Le sue labbra sporgevano quasi ...