1. Non sò fare le crostate


    Data: 28/07/2019, Categorie: Trans Autore: Doctorm, Fonte: RaccontiMilu

    Mi chiamo Roberta da un bel po' di tempo, circa 6 anni, cioè da quando appena maggiorenne lasciai la mia famiglia (a malincuore) per esprimere ciò che sono e ciò che loro non accettano (almeno così sembra). Il fisico è minuto e i lineamenti sono molto dolci; grazie agli ormoni ho pochi peli e ho un seno pronunciato. Mi vesto in modo da mettere in risalto ciò che ho di buono, quindi niente di particolarmente vistoso seppur spingo a farmi conoscere da chi è curioso.Comunque appena andata via di casa mi recai in una cittadina piccola ma affollata del centro-nord; appartamentino piccolo, carino e grazie a dio qualche lavoro lo riuscivo a trovare sia nel campo dell'Hard che in altri settori comunque vivendo bene senza privarmi nulla.L'unico mio problema sono la cucina, e in particolar modo i dolci; infatti se nei primi e nei secondi me la cavo, i dolci non mi vengono nemmeno per sogno.Un giorno stavo buttando per l'ennesima volta un dolce che non mi è venuto quando sento suonare al campanello. Apro la porta e noto che c'è Claudia, la signora che abita sopra di me, bella donna, 60enne che vive col marito ventre non troppo pronunciato tette sicuramente grosse (ma altrettanto sicuramente calanti) e viso da mamma perbene che ti perdona tutto."Salve Claudia mi dispiace averla disturbata con la mia voce alta" in chiaro tono di scusa"Non ti preoccupare cara-sempre gioviale e sorridente- anzi ho visto e sentito-muove il naso divertita- che ti impegni a cucinare i dolci""Si ma non mi ...
    ... escono" quasi affranta nella voce"Allora Sabato dopopranzo mi vengo a prendere un caffè e ti insegno come si fà una crostata come questa" e così dicendo da dietro la schiena tira fuori una crostata alle visciole"Grazieeee-civetta come sempre-se mi insegni bene un caffè non basterà" le sorrido rientrando poi.Inutile dire che la crostata era fantastica e che solo nei sogni più remoti potevo avvicinarmi a tanto.Presto arrivò il sabato e accolsi Claudia in casa mia, io vestita con una gonna che cadeva dolce sulle gambe e una maglietta a maniche corte mentre lei aveva uno di quei vestiti a fiori, classici delle donne rappresentate in cucina. Ci mettemmo subito a lavoro:"Il segreto cara sta nel burro-disse seria mentre lo tagliava-lo tagli a dadini e poi impastandolo deve avere una consistenza pastosa e un gusto corposo" disse prendendo un pezzettino di burro e spalmandolo dolcemente sulle labbra "inoltre è un ottimo rinforzante per le labbra-sorrise-e noi donne con le labbra conquistiamo". Ero quasi imbarazzata dal suo fare, era così disarmante da lasciarti inerte senza nemmeno toccarti. Continuammo impastando farina e burro, spolverandovi sopra lo zucchero e mettendo le uova alla fine, formando il classico panetto giallo che abbiamo avvolto e messo in frigo.Mentre aspettavamo le preparai il caffè e chiacchierammo:"Ma dimmi cara-quanto è dolce quando dice così-vedo sempre un via vai di uomini ma mai uno fisso""Beh sai-dissi ridendo-non posso averne uno fisso o meglio non voglio perchè ...
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