1. gli ultimi sprazzi d'estate


    Data: 28/07/2019, Categorie: Etero Autore: ale74

    ... voglioso l'uno dell'altra e il suo corpo si spinse contro il miosempre di più alla ricerca di calore e di un forte abbraccio.Mi staccai dal bacio e lei apriì gli occhi , due occhi scuri bellissimi nei quali mi persi subito.Mi disse "finalmente sei qui, sono giorni che ti desidero ma non volevo fare io il primo passo, quindi ieri holasciato volontariamente i miei disegni qui facendo finta di telefonare sperando che la tua curiosità divedere cosa disegnassi ti portasse da me".Le risposi che anche io erano giorni che la desideravo ma temevo di essere sfrontato ma, dopo aver visto isuoi disegni ieri, mi ero deciso a buttarmi.Come risposta riprese a baciarmi in modo molto passionale, la sua lingua giocava con la mia, mi mordicchiavail labbro e la mia eccitazione cresceva, la presi e la girai sul salviettone sulla spiaggia mettendomi sopradi lei in modo da condurre il gioco.Le bloccai le braccia a terra e la baciai con ardore, la mia lingua danzava con la sua per poi leccarle ilcollo e il lobo delle orecchie, sentivo distintamente il suo respiro farsi più affannoso e allora pian pianoscesi con le labbra verso il suo seno, un magnifico seno da ragazzina, credo una seconda ma perfetta, le tolsiil reggiseno rimanendo ad ammirare i suoi boccioli irti e desiderosi delle attenzioni che di lì a poco la mialingua le avrebbe regalato...prima uno e poi l'altro, li mordicchiai dolcemente lasciando poi spazio allalingua per leccarli avidamente...ormai erano rossi dalle mie attenzioni, ma ...
    ... durissimi , segno della suaeccitazione ormai al culmina.Decisi allora di osare ancora di più, scesi con la bocca e la lingua verso il su ombelico molto moltolentamente.I suoi gemiti di piacere, le gambe che si divaricavano e le sue mani tra i mie capelli che spingevano la mialingua sempre più in basso erano il chiaro segnale che ormai lei era mia e voleva solo una cosa: GODERE.Continuai la mia discesa assaporando le gocce di sudore che le avevano imperlato la pelle, arrivai agli slip eglieli tolsi subito, ormai non servivano più, avevano una grossa macchia di profumati umori che io annusairegalandole un ulteriore brivido.Sfiorai con la mia linua il suo monte di venere fino al clitoride che trovai gonfio e umido, iniziai unpiccolo pompino sul clitoride alternando la lingua alle labbra, scesi verso le piccole labbra e vi infilai lalingua.La mia bella morettina ormai non resisteva più, i suoi gemiti di piacere erano l'unico rumore udibile assiemaalle onde del mare.Mi staccai da lei per tornare a baciarla e condividere con lei il suo sapore, mi accolse subito vogliosa, mibaciava con passione laccando ogni particella del suo nettare...si staccò da me e fissandomi negli occhi midisse "ti prego scopami e fammi godere"...le tappai la bocca con un altro bacio e poi le sussurai...abbiamotutto il tempo.Lei allora si divincolò da me e inverti le parti, ora era lei sopra di me che scorreva la lingua sui mieipettorali fino ad arrivare al costume, lo tolse subito liberando il mio cazzo il totale ...