1. Regalo di compleanno


    Data: 30/07/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: amoleestremita

    Le avevo parlato di Andrea, nome ovviamente di fantasia; con Andrea giocavamo a tennis ed eravamo conoscenti, non amici, anche perchè gli amici li abbiamo voluti tenere sempre lontani da qualunque gioco, dal momento che non trovavamo giusto coinvolgerli. Spesso, facemdo sesso, immaginavamo che fosse lì a scoparla, dal momento che ha un cazzo davvero enorme, e, cosa che ci arrapava ancora di piu, era che lei raggiungeva l' orgasmo solo se inculata e immaginare il cazzo di Andrea, per quanto lei fosse aperta, incularla non era cosa semplice.
    
    Una sera, prima di andare a giocare, notai nei suoi occhi uno sguardo strano e la conferma avvenne quando la vidi mettersi lo smalto rosso alle mani ed ai piedi, era il segnale che aveva voglia di fare la troia.
    
    "Stasera vengo a trovarti al circolo del tennis"
    
    Era evidente, lo voleva conoscere.
    
    La cosa mi intrigò moltissimo e le chiesi se voleva venire con me, ma mi rispose che mi avrebbe raggiunto, senza aggiungere altro.
    
    Arrivato al circolo, negli spogliatoi guardai di nuovo il cazzo di Andrea e immaginandolo, stavolta molto piu sul serio, nel culo della mia lei, quasi mi spaventai, era davvero lungo e grosso gia a riposo.
    
    Ci avviammo al campo chiacchierando del piu e del meno, e cominciammo a fare qualche palleggio di riscaldamento, faceva anche abbastanza freschino, quando notai Andrea distrarsi: era lei, super truccata, con 10 cm di tacco e un vestito che definire da troia è davvero poco.
    
    Il tempo di altri sguardi, ...
    ... al cambio campo, quando ormai lei era a una decina di metri, Andrea mi dice "ma hai visto quel puttanone?" ed io "è la mia compagna".
    
    Quando fu vicina alla recinzione, la avvicinai, la salutai e chiamai Andrea per presentargliela. Lui, imbarazzatissimo, non per la sua conoscenza, ovviamente, ma per la gaffe, si avvicinò, le strinse la mano, farfugliando qualcosa. Gli sorrisi e gli dissi di non preoccuparsi di nulla, i miei amici erano anche amici di lei.
    
    Continuammo a giocare e lui non faceva altro che continuare a inviarle occhiate molto eloquenti, ma ovviamente con la massima discrezione.
    
    Finito di giocare chiesi loro se volevano qualcosa da bere, per lasciarli da soli a chiacchierare.
    
    Tornai e parlottavano, poi ho scoperto del piu e del meno, quando mi sono inserito nella conversazione.
    
    Continuò così per un pò, quando decidemmo di andare a fare la doccia, lasciandola ad aspettare al bar.
    
    Appena nello spogliatoio, Andrea mi rivolse subito la parola per scusarsi, ma gli risposi che non doveva farsi il problema, ma che consideravo quella frase solo un complimento, pesante, ma un complimento, aggiungendo che per strada ne sentivo di tutti i colori, perchè spesso giocavamo a non conoscerci. Gli avevo inviato un input.
    
    Dopo la doccia, evidentemente metabolizzando la cosa, mi chiese "e se alla tua lei piacesse il tipo che le fa un complimento ?", gli risposi, per rendere la cosa un pò piu chiara, che dipendeva se aveva voglia di andare oltre o di fermarsi al ...
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