Mai rivelare i desideri
Data: 30/07/2019,
Categorie:
Etero
Autore: 147nameless
... un portone, vengo messa in un ascensore, sento una mano che mi palpa il seno e che tenta di strangolarmi.
Ho paura.
Comincio a sudare freddo.
Ancora non vedo il mio aggressore in volto, mi stringe con violenza ed è troppo forte per me per liberarmi da quella stretta.
Arriviamo, forse un quinto piano, mi prende con forza sulle sue spalle, apre una porta.
Lì, mi sbatte contro il muro.
Ora si, siamo uno di fronte all’altro: indossa un passamontagna da sci con annesso gli occhiali da sole, un lupetto nero e una giacca in pelle.
Mi sputa sul viso, io piango, prende un coltellino dalla tasca e provvede a stracciarmi il vestito e il reggiseno, sento le sue mani schiaffeggiare i miei seni, mi prende e stringe il collo mentre mi bacia in bocca.
Adesso mi gira con prepotenza di faccia al muro, prende i miei polsi e con una fascetta di plastica me li lega, mi porta nella camera da letto, lì mi spinge sul materasso, sento che si slaccia i pantaloni, vedo che sale sul letto, mi allarga le gambe, mi straccia il perizoma giallo che indossavo e mi penetra.
Io piango e lo supplico di non farmi male.
“Lo so che sto realizzando il tuo più grande desiderio”, mi dice.
Riconosco la voce: é Meño.
Depravato! E stupida io per essermi aperta con un fuori di testa.
Troppo tardi ormai.
“Dai, lo sai che sei bagnata! Sei solo una cagna! Cazzo, sei così troia!”
Esce dalla mia figa grondante di umori, mi fa inginocchiare ai piedi del materasso.
Mi mette il ...
... suo cazzo duro e fradicio di me in bocca.
Si toglie il passamontagna e “Sorpresa! Hmm, me lo hai fatto venire così duro wuerita, hmm sei davvero una puttana”
Faccio per parlare e lui mi sbatte il pene in gola per zittirmi. Mi prende la testa tra le mani e accompagna il movimento del suo bacino al mio.
“Ora di capire se l’intesa c’è o no” mi dice mentre mi butta di nuovo sul letto, mi spalanca le coscie e mi mette dentro due dita.
È una visione per me, le sue dita lunghe e affusolate, i tatuaggi e gli anelli da gangster che indossa entrano ed escono da me proprio come immaginavo.
È impossibile per me trattenere gli ansimi e i respiri, ci sa fare e lui ha ragione:non sono altro che una cagna!
Ecco, sento che il momento sta arrivando, hmm, provo a trattenermi ma non ce la faccio, ecco che squirto, oh, e lui non si ferma, aumenta il ritmo delle trapanate, io mi sento morire.
Mi priva delle sue dita e me le mette in bocca, “Assaporati zoccola” mi grida, finalmente butta la testa fra le mie gambe, mi assapora, succhia i miei umori.
Si alza, mi prende di nuovo a missionario, mentre mi bacia con passione.
Mi ammutolisce di nuovo, sbattendomi il pene in gola, mi dice di sputarlo e riempirlo ben bene di saliva.
Hmmm.
Mi ritrovo a pecora, le natiche divaricate, sento la sua cappella grossa spingere sul mio buchetto, provo a respingerlo, ma lui non mi consente di far nulla, me lo spinge dentro.
Il dolore è atroce, neanche il tempo di abituarmi alla ...