Cena con dolce finale
Data: 02/08/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: lifeinpink
Mi chiamo Gianni, ho 35 anni, vivo e lavoro a Lecce ma in passato mi è capitato di passare brevi periodi lontano da casa per degli stage. Quello che mi è accaduto la sera prima del mio rientro, dopo un soggiorno di tre settimane a Monza, è incredibile.
Il mio supervisore era un ingegnere sulla cinquantina, occhi verdi, brizzolato, fisico normale, sul metro e ottanta. Una persona molto scrupolosa sul lavoro ma anche molto affabile nelle pause caffè.
Inizialmente si parlava del più e del meno, senza privilegiare nessun argomento in particolare, ma con il tempo, raggiunto un discreto livello di confidenza, nelle nostre chiacchierate non mancava mai un aneddoto, una storia, un'esperienza personale inerente la sfera sessuale.
Nonostante avessi fatto qualche esperienza bisex ritenni opportuno non condividere con lui questa mia inclinazione.
Lui tuttavia si dimostrò molto a suo agio a parlarmi, tra le altre cose, del desiderio, in comune con la moglie, di incontrare un'altra coppia.
Pensai che fosse poco più di una fantasia che non avrebbero mai messo in pratica ma sottovalutai la voglia di trasgressione dei coniugi Rossi e ne ebbi riprova molto presto.
A chiusura dei lavori, l'ingegnere, a cui ormai davo tranquillamente del tu chiamandolo Amedeo, mi comunicò che sarebbe stato felice di avermi a cena a casa sua per salutarmi come di dovere e per suggellare la bella amicizia nata tra di noi.
Mi presentai puntuale al suo uscio di casa, suonai e ad aprirmi ...
... comparve una bella signora, occhi color nocciola, capelli castani raccolti elegantemente in testa da un fermaglio, pelle chiara, non più alta di un metro e sessanta. L'abbigliamento gonna e camicia, di colore scuro, tratteneva a fatica le sue forme morbide, nell'insieme molto piacevoli da ammirare. La signora Beatrice, moglie di Amedeo, qualche anno in meno del marito, si dimostrò da subito molto cordiale e riuscì a mettermi a mio agio in un attimo.
Le pietanze, preparate personalmente dalla padrona di casa, erano squisite e dopo un paio di brindisi con del buon vino rosso anche la conversazione prese una piega imprevista. A Beatrice piaceva parlare di argomenti piccanti tanto quanto Amedeo, ci deliziò con un paio delle sue barzellette spinte e infine anche lei mi confidò del desiderio di entrambi di incontrare una coppia. Anzi, con mia grande sorpresa aggiunse che se proprio non fossero riusciti a combinare in quattro avrebbero cercato un candidato per farlo in tre e, nel mentre lo diceva, mi guardava fisso negli occhi con aria interrogativa. Ero stupefatto ma sostenni lo sguardo e il mio sorriso sembrò tranquillizzarla. Annunciò a me e al marito, che nel frattempo aveva seguito divertito tutta la scena, che il dolce l'avremmo preso nella stanza adiacente. La signora Rossi, piccola ma autoritaria, ci prese per mano e ci portò sul divano sedendosi esattamente al centro.
La situazione era nuova per me ma era ovvio che sarei dovuto rimanere al mio posto limitandomi a seguire le ...