Tesoro stasera ti porto a battere - Racconti Erotici

Tesoro stasera ti porto a battere

... calice pieno di piscio caldo a Daria, mi avvicinai e le diedi il cazzo in mano.

Non riuscivo a resistere, la rabbia e l'umiliazione non furono abbastanza per impedire al mio cazzo di sborrarle addosso.

Intanto che godevo non riuscivo a staccare gli occhi dalle labbra di mia moglie appoggiate al calice mentre il piscio di un altro uomo le scendeva lentamente in gola, finito di bere, mentre il mio cazzo le gocciolava ancora addosso mise una mano dietro alla mia nuca, mi trasse a se e mi diede un lungo bacio salato.

Avevo ancora il sapore del piscio di Lucio in bocca quando dalla finestra del camper vidi mia moglie avvicinarsi ad una macchina con quattro uomini a bordo.

Li riconobbi subito, erano quattro giocatori di rugby della squadra locale, noti discotecari e puttanieri, ma non di meno erano quattro statue fatte di muscoli e testosterone.

I quattro giovani atleti scesero dall'auto, mentre uno di loro passava un braccio attorno alla vita di Daria li guardavo venire verso di noi, anche se eravamo in due non avevamo nessuna possibilità, le avrebbero fatto qualunque cosa gli fosse venuto voglia di fare e noi avremmo solamente potuto guardarla.

Trecento euro, bocca e culo, sentii la mia donna mercanteggiare il suo corpo prima di farli entrare nel camper.

Appena entrati i miei occhi si fissarono sui toraci e le spalle dei ragazzi che si stavano velocemente levando gli indumenti, Daria fu nuda in pochi istanti, uno sguardo verso di noi poi la vidi mettersi ...

... in ginocchio davanti ai muscolosi giganti, i capelli tagliati corti e le sporadiche cicatrici li rendevano simili a gladiatori dell' antica Roma.

Quando dai loro boxer vidi uscire le bestie che mi avrebbero reso cornuto, per un attimo mi immedesimai nella splendida mente della mia troia, le brillavano gli occhi, si misero i profilattici e senza alcun pudore le mostrarono i cazzi ormai duri.

Mia moglie si ficco' dentro le dita e senza usare le mani inizio' a lavorare di bocca il primo.

"Ora ti facciamo urlare, ne reggi due in figa?"

Daria non rispose, fece cenno di si col capo senza smettere di spompinare, poi girando il suo splendido culo a favore dei clienti smise di masturbarsi e si allargo' con due dita la figa per far capire che c'è ne stavano tranquillamente due.

Non la sentii mai più urlare il suo piacere così forte.

Le braccia di acciaio la rigiravano come una bambola, e mentre le rivolgevano insulti spesso pesanti, due di loro gli preparavano entrambe i canali per quello che le stavano per fare.

Erano una squadra, e come una squadra si mossero all'unisono dentro la mia donna.

Daria era impalata sul letto mentre due cazzi le stantuffavano il frutto fradicio di umori, poi fu la volta del suo magnifico culo e non per un solo istante smise di usare quelle labbra carnose per dare piacere ai quattro uomini che me la stavano montando davanti agli occhi.

"Fermi aspettate! Devo confessarvi una cosa, non sono una puttana fermatevi!!!"

I quattro ...