L'amico (non più) infortunato (terza parte)
Data: 03/08/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: vogliagay
“Ciao Ste! Sono passato a sentire come stai.”. “Ciao Gianlu. Entra! Che fai, stai sul pianerottolo?”. Mi fa piacere che Gianluca, appena rientrato dal lavoro, sia passato a sincerarsi delle mie condizioni. O meglio, di quelle del mio culo… “Insomma, puoi immaginare... Ieri sera ha subito un trattamento duro, mi dà ancora abbastanza fastidio, brucia.”. Mi guarda dispiaciuto e mi sorride. Lo tranquillizzo: “Direi però che ne è valsa la pena!”. E ricambio il sorriso.
“Ti ho pensato oggi, e così t’ho portato questa pomata, dovrebbe alleviare un po’ il fastidio. Questa volta almeno mi prendo cura io di te!”. Che carino! Così gli propongo: “Perché non rimani a cena? Almeno ci facciamo compagnia! In tutto questo tempo non l’abbiamo mai fatto e direi che non ha senso passare tutte le sere da soli! Almeno qualche volta possiamo cenare insieme…”. “Hai ragione, rimango molto volentieri!”.
Mi dà una mano a preparare la cena, nulla di sofisticato, visto che non avevo organizzato.
Ma, come mi conferma lui, l’importante è stare in compagnia. Durante la cena mi parla della sua giornata, di come è andata al lavoro, e io faccio altrettanto. Sistemiamo la cucina e mi dice: “Direi che è arrivato il momento di giocare al dottore e il paziente…”. Il suo sguardo è tutto fuorché innocente. Andiamo in bagno, ci denudiamo e ci infiliamo entrambi sotto la doccia. E’ parecchio che non lo vedo con il membro flaccido, e il ricordo dei miei primi approcci durante le prime docce comincia ad ...
... eccitarmi… Ci laviamo a vicenda, con molta cura. In particolare lui si sofferma sul mio buchetto, facendo però molta attenzione a fare piano per non procurarmi ulteriore fastidio. La stessa delicatezza la usa quando mi asciuga, tanto che non sfrega la salvietta, ma tampona delicatamente la parte irritata.
Poi mi prende per mano e mi porta in camera mia: “Mettiti sul letto a quattro zampe”. Prende il tubetto di pomata e svita il tappo, si porta dietro di me e mi allarga le chiappe. Ad essere sincero sono abbastanza in imbarazzo. Ok, m’ha già visto altre volte il buco del culo, me l’ha anche visto sfondato, ma era tutta un’altra situazione…Ora mi sento “analizzato” nell’intimo… “Eh già, è ancora molto rosso”, e passa due dita a tastare lo sfintere. Sento un po’ di fastidio. Cambia improvvisamente tono di voce e lo sento dire: “Povero il culetto, ha la bua!”. Anche stasera ha voglia di giocare! Non conoscevo questo lato scherzoso di Gianluca e devo dire che mi piace molto. “E cosa si fa alla bua? Gli si dà un bacino!” e avvicina le labbra al mio buco. Sento salirmi i brividi e una scossa di piacere. Uno, due, tre, quattro bacetti teneri teneri. Immediatamente però sento una sensazione di umido: non s’è limitato ai baci. Molto lentamente comincia a leccarmi e io sento un po’ di sollievo, subito seguito da ulteriore piacere. Comincio a sospirare, per lui è un invito. Ci mette molto più impegno, e mentre prima titillava solo con la punta, ora si dà da fare con la lingua intera. Sento ...