Week end erotico in collina
Data: 03/08/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: samas2
... quel gioco interrotto tanti anni fa, che rientrava prepotente nella mia vita e che in qualche modo aspettava di essere portato a termine. Il mio cuore aveva iniziato a battere all’impazzata. L’autobus era ormai quasi deserto in seguito alla discesa dei passeggeri alle fermate intermedie, e nessuno poteva osservarci. Chiusi gli occhi e mi abbandonai al volere delle mani di Giusy che sempre più decise iniziarono a risalire dalle mie ginocchia alla radice delle cosce, abili nei loro toccamenti e carezze che mi facevano fremere. “Hai mai tradito tuo marito?” “Beh, si. Raramente” “L’hai mai fatto con una donna?” “No mai, ma… ti prego …” Con un filo di voce. “Lasciati andare.” La voce sussurrata e il suo fiato caldo sul mio collo mi rendevano sempre più arrendevole. Le mutandine furono scostate di lato e dita sapienti mi frugavano, mi esploravano. L’indice e il pollice uniti fra loro, mi scivolavano dentro umettandosi degli umori della mia figa ormai fradicia. L’iniziale riluttanza e vergogna si scioglievano rapidamente. I miei occhi erano chiusi per concentrarmi tutta su quell’emozione travolgente., mi mordevo le labbra per rimanere silenziosa, ed era una tortura non poter urlare il mio piacere. Arrivammo alla fermata a cui sarebbe scesa Giusy. “Vieni a casa mia. Ti riaccompagnerò poi io, più tardi.” Non ebbi alcuna esitazione, ammaliata com’ero, e la seguii fino a casa sua, situata a pochi passi dalla fermata. Entrate, ci richiudemmo la porta alle spalle impazienti di ...
... continuare quel gioco, in cui io ero la neofita. Sapevo di addentrarmi in un terreno eccitante e misterioso. Entrate in casa, Giusy mi baciò e quel primo bacio saffico mi colpì per la sua dolcezza e passione, e cedetti, mettendo definitivamente da parte, timidezze e ritrosie. In camera da letto dove ci spogliammo, era evidente il contrasto fra i nostri corpi: morbide le mie forme, androgine, muscolose e asciutte le sue; la mia figa, pelosa e bruna, glabra la sua eccetto un ciuffetto fulvo sul monte di Venere. Mi stese sul letto e cominciò a baciarmi tutta, giocando in particolare con miei seni formosi su cui si divertiva ad affondare le mani, a succhiarli e morderli avidamente. “Cosa stai facendo…è molto..bello, mi piace.” Ero percorsa da brividi e il mio piacere crebbe a dismisura, quando lei allargandomi le gambe, spinse il suo volto sul mio sesso esplorandomi in un cunnilingus straordinario. Martirizzata dalla sua lingua, la mia figa colava del mio piacere. Giusy riusciva a suscitare in me un godimento che mai avevo provato. Le sue dita, inumidite di saliva, dilatarono il mio buchetto e ne forzarono l’apertura, insinuandosi dentro e amplificando ulteriormente il mio piacere. Dal basso ventre un calore ardente si diffondeva fino alla testa, al volto. Ora, libera, potevo urlare la mia soddisfazione, inarcando il corpo e il collo all’indietro travolta da un intenso orgasmo. Giusy a quel punto mi abbracciò stettamente sfregandosi contro di me e sulla mia pelle avvertii la dura ...