UNA SVOLTA ALLA VITA
Data: 04/08/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Laura66
... in cucina a bere volevo togliermi quel sapore dolciastro che sentivo in bocca, Michele mi seguì chiedendomi se avessi qualcosa da mangiare, trovai delle fette di carne nel frigo e ne preparai una che divorò in pochi istanti.-Appena finì andai a sedermi a cavallo delle sue gambe, di fronte a lui mi avvicinai baciandolo ancora, quanto mi piaceva!! Presi ancora il suo membro in mano e subito lo riprese vigore, adesso era anche più duro di prima, lo avrei voluto dentro, avevo un folle desiderio di fare l�amore con lui, mi alzò di peso mettendomi sdraiata sul divano, si posizionò in mezzo alle mie cosce puntando la cappellona all�ingresso della mia vulva, si fermò e guardandomi spostò i miei capelli liberando il mio viso, ero terrorizzata ma non osavo dire nulla, avevo paura di rovinare tutto, iniziò a spingere e lo sentii farsi strada, provai un dolore lancinante e insopportabile, mi ritrassi e stringendo le gambe mi girai su un fianco, due lacrimoni solcarono il mio viso, per la vergogna e l�imbarazzo nascosi la mia faccia tra i cuscini del divano, avrei preferito scomparire sotto terra.-Singhiozzando gli chiesi scusa, lui prese la mia mano, portandosela sul cazzo, capii che voleva venire ancora, lo segai mentre mi baciava sul collo, girandomi e gli offrii la bocca per baciarlo ma non mi rispose, capii che avevo davvero rovinato tutto, riprese a trastullarmi la fica con le mani, presi di nuovo il suo cazzo in bocca e aspettai il suo nuovo orgasmo, bevvi ancora il suo sperma ...
... .-Appena finito si rivestì in fretta per andare, cercai di parlargli, mi disse soltanto di non cercarlo più sin quando non sarei stata pronta per farmi scopare, nel frattempo se avesse avuto voglia di qualche pompino mi avrebbe cercata lui stesso.-Rimasi sul divano per tutta la notte a piangere, ero arrabbiata con me stessa sia per ciò che avevo perso ma giurando a me stessa che da allora non mi sarei mai più lasciata scappare alcuna occasione.-Tanto più che Michele da lì alla fine dell�estate non aveva perso occasione, spesso e volentieri per chiamarmi in disparte , farmi salire in macchina e farsi spompinare, godendomi sempre in bocca e pretendendo ogni volta che ingoiassi tutto, tutto ciò naturalmente senza risparmiarsi, in più di una occasione, di lasciarsi andare a commenti pesanti anche di fronte ad altri; ma nonostante questo, come plagiata e totalmente soggiogata dalla sua personalità non facevo nulla per farlo smettere, anzi ogni qualvolta lui mi cercasse ero lì, subito pronta a soddisfarlo.-Ogni volta che pensavo a lui ero però furiosa con me stessa anche perché sino a quel giorno avevo sempre comandato io questi rapporti, avevo sempre deciso io come, quando ed anche cosa; il fatto che lui mi stesse trattando in quel modo mi faceva incazzare come una belva, mi stava praticamente usando a suo piacimento ed io lo lasciavo fare, e non avevo la forza né di ribellarmi né tantomeno di dargli quello che voleva, se non altro avrei visto come sarebbe andata a finire la storia ...