La ex professoressa domata
Data: 04/08/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: Leoxxx
Fu con la professoressa di inglese Lorena P. che scoprii veramente quanto possaessere reso schiavo e umiliato un timido studente al primo anno delle superioriusando l'arma della soggezione, del potere e non ultima, la femminilità sfacciata chead un adolescente ma con l'esplosione ormonale in atto provoca una inconsapevolesudditanza.Autoritaria, pretendeva il massimo dai propri studenti e nella mia classe, eccetto ilsottoscritto e altri due compagni, tutti erano al passo con i progressi, ma io erol'ultimo della classe, e fu su di me che Lorena sfogò tutta la sua arroganza epresunzione, arrivando ad umiliarmi davanti a tutta la classe che soggiogata dai modidecisi e autoritari rideva di me, anche se poi tanti dei miei compagni mi mostravano laloro solidarietà.Io non reagivo mai, rimanevo a testa china impassibile, sopratutto perchè essendonaturalmente stato messo nel banco di fonte alla cattedra che spettava al somarodella classe, ero in preda a due sentimenti contrastanti, il quasi odio verso di lei per imaltrattamenti subiti, e allo stesso tempo il non riuscire a staccare gli occhi dalleforme seducenti del corpo di Lorena, che lei ostentava sempre con abbigliamentomolto eccitante nel pieno dei suoi 30 anni di femminilità esplosiva, alta, fianchistretti, sedere generoso nel giusto ma sodo e tonico, gambe lunghe e slanciate, senoprorompente nella sua 4a misura. Non lesinava neanche sull'abbigliamento, gonneaderenti per esaltare le forme, camicie o magliette sempre con ...
... scollatura generosaper evidenziare la prorompenza della sua 4a misura, tacchi sempre alti per slanciarele sue meravigiose gambe.Ma il momento più difficile era quando si sedeva alla cattedra, che anteriormente nonaveva nessun pannello e mi permetteva di godere delle sue splendide gambe. Poivenne il giorno della massima umiliazione, era iniziato da poco l'ultimo trimestre, allafine della lezione tutti prendemmo gli zaini per uscire al suono della campana, ma leimi invitò a rimanere per farmi un discorso, mi risedetti al mio posto, e lei iniziò unaramanzina invitandomi ad un maggior impegno nell'ultimo trimestre che poi sarebbestato decisivo per il mio voto finale, intanto mentre parlava si era seduta alla cattedrae quel giorno le sue gambe erano avvolte in calze nere di seta, mentre argomentavaincrociava spesso le gambe, il sentire lo sfregare della seta nei movimenti mi facevaimpazzire, e a furia di questi nervosi movimenti la gonna le si era leggermente alzatae scoprii che indossava le autoreggenti, e la cosa mi fece bloccare inebetito davanti aquella visione divina, ero talmente incantato che anche lei se ne accorse, raccolse unabiro per gesticolare e ad un certo punto le cascò prorio sotto la scrivania tra i piedi.Rimase serissima a fissarmi, poi mi invito con il solito tono autoritario a raccoglierla.Rimasi per un pò indeciso e sorpreso da quella inusuale richiesta, poi mi decisi, mialzai e arrivato vicino alla cattedra mi inginocchiai, ero si e no a 30 centimetri dallesue gambe, ...