L’ amica della sposa
Data: 05/08/2019,
Categorie:
Etero
Autore: porky89
Pomeriggio di una giornata terribilmente torrida, la cravatta è una vera tortura, la chiesa è gremita di invitati, nessuno veramente attento alle parole del prete che si dilunga crudelmente, ma stare dentro è sicuramente più piacevole che affrontare il sole di luglio fuori sulle scale della chiesa.Finalmente il fatidico “si”, consueto lancio del riso e via tutti all agognato rinfresco. La location designata è un bellissimo localino sul mare. Giardini, panchine ed una grande fontana al centro del buffet.Decido finalmente di concedermi un meraviglioso prosecco ghiacciato , mi avvicino al bar e attendo con impazienza che il cameriere me lo serva, quando finalmente allungo la mano per ricevere il bicchiere, vedo lei.
Una creatura bellissima, avvolta in un abito blu scuro, di raso, che le lascia scoperte le spalle, morbide. Sul collo elegante porta un sottilissimo girocollo d’argento con un pietra piccola come una lacrima ,che si posa sulla generosa e profonda scollatura. Dei bellissimi ricci di un vivo rosso ramato stanno raccolti sulla sua nuca e solo qualche ciocca lambisce il suo bellissimo viso.i Profondissimi occhi scuri da cerva e le sue labbra morbide e carnose come un bocciolo di rosa sembravano dipinte dalla mano di un pittore. Lunghe gambe tornite avvolte da alti sandali alla schiava la facevano somigliare ad una divinità greca. La guardai a lungo, soffermandomi sulle sue cosce attraverso il timido spacco del vestito e sulla forma appena accennata del suo seno ...
... attraverso l’ampia scollatura.Le girai intorno con fare noncurante, mentre parlava con le amiche e con altri invitati, ma per quando vago fossi si accorse che la guardavo, e in che modo lo stessi facendo.
Mi rivolse la parola - “mi scusi, ha da accendere?”- non fumavo più da 8 anni ma portavo con me l accendino per abitudine, glielo porsi e abbozzó un sorriso mentre espirava il primo tiro con sensuale voluttà!
Parlammo del più è del meno, disse di chiamarsi Mary, amica d’infanzia della sposa. I consueti festeggiamenti si svolgevano lenti, e le nostre chiacchierate diventavano sempre piu frequenti. Il sole era tramontato da un po scomparendo nel mare, e terminata la cena era giunto il momento del lancio delle lanterne. Ne io ne lei avevamo troppa voglia di parteciparvi e osservavamo la scena, da una panchina situata in un intimo angolo del giardino. Le mie occhiate alla sua scollatura cominciavano a diventare piu frequenti, in quella posizione i suoi seni si disegnavano piu distintamente. Finalmente se ne accorse.
Fu lei a prendere l’iniziativa, sporgendosi per baciarmi.
Le sue morbide labbra si schiusero al tocco delle mie e le nostre lingue iniziarono una timida danza.
Ci allontanammo ancora un po e ci nascondemmo dietro un colonnato, dove le feci appoggiare la schiena mentre la baciavo, passandole le mie labbra sul caldo collo profumato.Sentivo la mia eccitazione crescere, iniziai da prima insinuando una mano nello spacco del vestito, percorrevo col palmo della ...