1. Il piacere di un addio


    Data: 05/08/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Lesbo Dominazione / BDSM Autoerotismo Autore: Deep, Fonte: RaccontiMilu

    ... guardava la Fra, stupenda. Chissà che spettacolo. Era tutto ovattato intorno a lui, sentiva la pressione del suo cazzo sui pantaloni, sentiva che non riusciva a pensare ad altro. E fissava lei, sperando di incrociare il suo sguardo. E la Sofy lo sapeva, che prima o poi avrebbe dovuto guardarlo. Per lei Marco era sempre stato un sogno erotico. Il suo fascino la attirava in maniera incredibile, e i racconti delle sue vecchie morose la spingevano sempre di più nel vortice. Dicevano che Marco non durava moltissimo, soprattutto la prima volta. Ma sapeva usare mani, lingua e parole come nessuno mai. Fare sesso con lui era come lasciarsi trasportare in mondi ignoti. E così era stato, dalla prima volta all�ultima. Ricordava a fatica tutte le notti di sesso, dopo un po� era come ubriacarsi. Le sue mani ovunque, le sue frasi nel momento giusto, la sua lingua che la tormentava, e mille orgasmi. Il suo cazzo che esplodeva nella sua bocca, fra le sue gambe, il suo seme, denso, copioso, come il suo enorme desiderio. Poi si era innamorata, la Sofy. Si era innamorata della bocca rosa e sottile della piccola Fra, si era accorta in lunghe sere passate a studiare e a parlare di tutto e di nulla che più andava avanti, più i suoi occhi non erano che per lei. All�inizio si erano scambiate qualche abbraccio, qualche tenero sms. Avevano chiacchierato per ore e ore, invece di dormire, si erano ...
    ... avvicinate sempre di più, inconsapevolmente. Avevano cominciato a pranzare insieme, a uscire sempre insieme, a preparare ogni esame insieme. E nessuno vedeva, nessuno. Ma nei loro cuori la questione si era fatta sempre più pressante, e finalmente l�avevano ammesso. Prima a loro stesse, e per questo Sofy aveva dovuto lasciare Marco. Non poteva più stare con lui, se il suo cuore apparteneva alla piccoletta. Poi, quella sera, con gli altri. Era ora, ormai non riuscivano più a trattenersi. Da un mese ormai dormivano insieme, e la cosa era diventata ovvia per chi condivideva con loro le giornate. Ora lo dovevano sapere tutti, Marco compreso. La Sofy non lo voleva guardare, no. Perché sapeva che per una cosa ancora poteva cedere. E quella cosa era lo sguardo di Marco, quando era eccitato. Ormai lo capiva, lo conosceva, lo sentiva. Quello sguardo tenero all�apparenza, da predatore in realtà, che l�aveva affascinata per lungo tempo, e che non poteva dimenticare. Iniziavano sempre così, loro due, quando stavano insieme..lunghi sguardi, lunghissimi e profondi, che la facevano salire di giri così rapidamente, che nemmeno se ne accorgeva. A volte riusciva persino a provare piacere fisico, a volte Marco le sorrideva, quando le toccava le mutandine per la prima volta, e le sentiva bagnate. No, ora lei era innamorata, e lo era davvero. Non avrebbe più ceduto, se la Fra fosse stata con lei. 
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