L'inizio
Data: 06/08/2019,
Categorie:
Altro,
Etero
Autoerotismo
Sensazioni
Autore: Fiammetta, Fonte: RaccontiMilu
Ho appena salutato Anna con la manina, la sua chioma castana viene inghiottita dal finestrino del treno Frecciabianca dopo avermi urlato: �Mi raccomando!!!�.Sono rimasta a Milano da sola, nonostante avessi già prenotato il biglietto di ritorno, perchè ho un appuntamento con dei miei vecchi amici, che si trovano qui per lavoro.Questo pomeriggio, mentre ciondolavo svogliatamente nel giardino della Cattolica, aspettando che la mia migliore amica terminasse un colloquio con una tutor, per raccimolare più informazioni possibili sui corsi e sullo svolgimento delle lezioni, ho inviato un sms a Roberto, sapendolo a Milano: �Ti sei milanesizzato? Mi trovo anch�io qui per un solo giorno, dovrei ripartire stasera, ci sei per un saluto al volo da qualche parte? Roma non mi è così vicina come Milano, e non ci vediamo da tanto�.La risposta era stata velocissima: �Bella, noi siamo qui, ma non si può uscire dallo studio prima di cena. Ti fermi? Sarai ospite mia e di Fa, non accetto un no�.Ed è andata così, ho avvisato a casa che la sera non sarei tornata, e ho lasciato partire Anna.Mi dirigo verso i bagni pubblici della Centrale, è un caos, e a me non piace la confusione. Tengo stretta la mia borsa, infilandomela addosso a tracolla e frugo nella tasca degli shorts di jeans sdruciti se riesco a trovare dei maledetti 50 centesimi per poter usufruire dei servizi, se così si possono chiamare.Trovo la monetina, la infilo nella macchinetta e le porte automatiche s�aprono ...
... al mio passaggio. Osservo la mia immagine riflessa nello specchio, pulito da poco, e mi ciò che vedo non mi spiace.I miei occhi verdi, dal riflesso, mi sorridono di rimando, così tiro fuori dalla borsa il piccolo beauty dove tengo sempre i miei trucchi.Sistemo la linea fatta in precedenza con la matita nera, sotto l�occhio, e spolvero le guance con un po� di cipria, per poi aggiustare la posizione del basco nero sopra i riccioli biondi.Caccio tutto dentro in malo modo nella borsa, che nel frattempo, a causa dello spostamento del contenuto, sembra stia per esplodere.Butto un occhio al cellulare, che segna le 20.09: ho tipo 21 minuti per arrivare al pub indicatomi, ma non ho la più pallida idea di come fare.Fermo una ragazza che sembra avere meno fretta degli altri viaggiatori che mi circondano e le chiedo se lei sia di Milano e se possa indicarmi che mezzi prendere per arrivare al pub; ho un discreto culo e la ragazza è in grado di aiutarmi.Mi dirigo a passo svelto verso la stazione della Metro e, dopo aver preso il biglietto e aver raggiunto i binari, ho il doppio culo di trovare il treno lì ad aspettarmi.Salgo, trovo un posticino libero per appoggiare il mio culo pesante e ritiro fuori dalla tasca il cellulare, che ovviamente non ha campo, qui sotto.Non appena risalgo in superficie scorgo il nome del locale che cercavo e, appena sotto, gli occhi di Roberto, quelli di Fa, e poco più in l, la sagoma di un altro uomo, intento a parlare al telefono.Li saluto calorosamene, ...