1. Lezioni Private


    Data: 07/08/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: DeSade1972

    ... scherzò di nuovo e mi diede un calcio per finta in faccia , facendone mimica. Io mi avvicinai a posta facendo finta di essere maldestro e arrivai a toccare le marroni-trasparenti calze con la bocca. Stavo malissimo. Ci fu un secondo di imbarazzo , lei ritrasse il piede e poi subito disse qualcosa per cancellare i'imbarazzo del silenzio. Da quel momento sembrò incuriosita dopo essere stata imbarazzata e se stette sulle sue. Voleva vedere se avevo fatto quel gesto volontariamente. Io ero al culmine dell'eccitazione e sapevo che se mi fossi chinato ancora con qualche scusa, lei altrettanto mi avrebbe allungato di nuovo quei piedi magnifici. Mi chinai subito dopo , dicendole che dovevo prendere la calcolatrice e lei quasi meccanicamente disse che avevo sbagliato di nuovo qualcosa nei conti dell'esercizio. Mi appoggiò il piede in faccia a pianta sulla bocca. Il tempo si fermò. Avevamo superato il tempo ed eravamo entrati in un'altra dimensione. Non pensavo che sarebbe mai arrivata a quel punto così esplicitamente. Tirai fuori la lingua mentre sentivo il suo piede sulla mia bocca e ci volle un attimo. Appena lei sentì la mia umida lingua attorno alle sue dite rise e poi disse che me lo meritavo. Iniziai come un ossesso a leccarle le gambe , mi infilai violentemente il suo piede sinistro in bocca quasi come auto-punizione. Continuai in modo tremendo mentre lei diceva che me lo meritavo e lo ripeteva in modo arrapante, lo diceva gemendo mentre leccavo da vero schiavo. Ormai io ero ...
    ... fuori di me, in qualche minuto aveva le calze fradicie della mia saliva e si divertiva a spingermi i suoi piedi nella mia bocca. Io ,totalmente sottomesso, la aiutavo. Ad un certo punto si alzò e si mise sul divano senza dire nulla. Si alzò il corto vestito , spostò le mutandine e aprì le gambe, guardandomi e invitandomi con lo sguardo. Mi avventai come un drogato in astinenza in cerca della sua dose a leccarle le gambe per poi arrivare alla sua vagina. Spingevo forte con la lingua tra le sue labbra, sentendo che era già bagnata e che le piaceva. Dopo un po' sentii che aveva le labbra dilatate e che era bagnatissima. Le stimolai il clitoride con lingua e labbra sentendo i suoi umori sulla mia lingua. Ero eccitato da morire, non ero nemmeno più me stesso e sentivo una pulsione fortissima che mi aveva ormai pervaso ed impossessato. Quando la sua figa era ormai fradicia e dilatata per bene le infilai tutta la bocca, fino alle labbra, nella vagina con l'ossessivo gesto di prenderle una mano e mettermela sulla testa quasi come volessi che mi usasse sempre più. Sentivo che era fradicia lì dentro, mentre succhiavo tutti gli umori e la stimolavo. Continuai così mentre lei gemeva molto forte. Mi faceva impazzire il fatto che ormai tutta la mia bocca era un tutt'uno tra umori e liquidi suoi e del suo godere. Mi accorsi che stavo per venire così mi spinsi al limite, con quasi le labbra interamente nella sua figa, potendo così , con la lingua, sentire le calde pareti vaginali all'interno. ...