Mirella
Data: 09/08/2019,
Categorie:
Etero
Autore: suve
... potevo fare a meno di sbirciarla, notare il decolté con forse un bottone di troppo aperto, l�accavallare le belle gambe, e sentivo un certo calore tra le gambe, chiaro sintomo di un principio di eccitazione.Distrattamente pensai che sarebbe stata mia moglie, quella sera, a godere della cosa ma mi concentrai sul lavoro.Ad un certo momento, si rese necessario l�uso del computer da parte di Mirella che si spostò dal mio lato della scrivania, impugnando il mouse e cominciando a far scorrere le schermate del progetto base.Era alla mia destra, china in avanti ed io mi trovavo il suo culetto a pochi centimetri, mentre sentivo il suo profumo assalirmi le narici. Quasi imbarazzato dai miei pensieri, mentre sentivo più forte il calore tra le gambe, cercai di concentrarmi sullo schermo, invano. La mia mano, come padrona di una vita propria, si posò sulla sua coscia sotto la gonna, all�interno, da dietro. Riacquistando un attimo di lucidità pensai: �ecco, ora reagisce male�, ma non feci nemmeno in tempo a cercare di ritrarla che Mirella chiuse le gambe imprigionandomi la mano. Non avevo bisogno di altri segnali per perdere completamente ogni raziocinio, ed iniziai una lenta carezza, a cui lei rispose allargando e liberandomi la mano, che pian piano saliva verso l�alto.Fu la sua voce arrochita a scuotermi:�finalmente ti sei accorto di me�.Non ebbi modo di replicare. Si girò verso di me, facendo ruotare la poltrona così da trovarci di fronte l�uno all�altra, e mi prese le mani, ora ...
... entrambe libere, facendomele posare sui suoi fianchi.Non si mosse, me le tenne semplicemente lì, guardandomi negli occhi ed aspettando una mia mossa, che non tardò ad arrivare perché la tirai verso di me. Allora si girò di lato, mettendosi a sedere sulle mie ginocchia, passandomi un braccio dietro le spalle ed avvicinando la sua bocca alla mia.Pochi istanti prima che la stringessi a me per baciarla.Iniziò dolcemente, quasi timidamente, con le lingue che si sfioravano, osando e ritraendosi, quasi un fioretto, mentre iniziava a muovere il bacino sopra di me rinforzando l�erezione che ora mai sentivo quasi piena. Le aprii la camicetta intrufolando la mano sotto il reggiseno, stuzzicandole il capezzolo. Ingoiai un suo gemito e la mia lingua si fece più pressante, la mia bocca più vorace, e lei rispondeva colpo su colpo. Ora non era più un bacio dolce, era più una guerra combattuta senza esclusione di colpi.Persi definitivamente il controllo e la feci alzare. La volevo, la volevo e basta. Nulla mi importava di più, non mi preoccupavo dell�ingresso di qualcuno, non pensavo a mia moglie. Volevo fare mia Mirella e nient�altro.La feci girare e piegare lentamente sulla scrivania, poi mi chinai dietro di lei facendole scivolare la gonna verso l�alto fino a quando mi apparve il suo culetto. Scostai di lato il tanga coordinato che indossava ed insinuai il naso nella fessura, aspirando forte ed inebriandomi del suo profumo. Presi a leccarla, dardeggiando la lingua nello spacco. Ottenni un gemito ...