1. Io, bruno e alessandra - capitolo 2


    Data: 11/08/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Honeymark

    Avevano acceso le luci come detto e una musica piacevole accompagnava i nostri pensieri. Sì, la serata era giusta per farmi rilassare.
    
    Bruno si tolse l’accappatoio senza problemi e lo gettò sulla sedia. Lei invece lo sfilò lasciandosi guardare da me da dietro. Quando scoprì il culo mi sentii mancare il fiato. Lei sapeva cosa mi stava provocando e lui ne andava fiero. Non mi sentivo più un estraneo.
    
    Scattai subito qualche foto su di lei e in particolare al culetto fantastico che aveva, poi i due cominciarono ad avvicinarsi come se stessero facendo le prove di scena. Continuavo a scattare, riprendendo i dettagli più belli, mentre si baciavano, mentre si accarezzavano, mentre si frugavano nelle intimità.
    
    Sembrava che avessero studiato da tempo la scena, e forse era così. Insomma, adesso si stava realizzando anche un loro sogno. E io ero il fortunato realizzatore dei loro sogni.
    
    Lui i sedette sul viso di lei e lei lo accarezzò tra le natiche, poi lei si mise sopra di lui come per prenderlo a smorza candela.
    
    Poi si bloccarono e si sedettero suo bordi opposti del letto
    
    - Scusaci Marco, ma non ce la facciamo.
    
    Abbassai la Nikon.
    
    - Vi capisco, ragazzi. – Dissi spiaciuto. - Se volete me ne vado.
    
    - No, ti prego, - mi fermò lei, coprendosi con un cuscino.
    
    – Non è la tua presenza. Cioè sì, lo è, ma non come pensi tu. Ci stiamo divertendo da matti, ma a lui non funziona…
    
    Lui, per essere più esplicitò, mi mostrò l’uccello. Che era moscio del tutto.
    
    - Mi ...
    ... dispiace, - dissi. – Volete cha lo facciamo un’altra volta?
    
    - No, devo farcela adesso. – Continuò Bruno. – Lo abbiamo sognato tanto che devo farcela. Non si ripetono mai le occasioni.
    
    - Io un’idea ce l’avrei. – Dissi dopo un breve silenzio.
    
    - E sarebbe?
    
    - Siete pronti a fare tutto quello che vi dico?
    
    Si guardarono.
    
    - Certo che siamo pronti. Dall’inizio. Dicci cosa dobbiamo fare.
    
    - Mettetevi a quattro zampe porgendomi il culo.
    
    Obbedirono e anzitutto feci una foto.
    
    - Più vicini, per favore, state a contatto.
    
    Si avvicinarono. Altra foto.
    
    - Giù la testa e allargate un po’ di più le gambe.
    
    Devo dire che avevano entrambi un culo stupendo, perfino lui ce l’aveva liscio e senza peli, contrariamente alle gambe che erano maschili e muscolose. Lei era molto carina. Senza un pelo e con la pelle liscia dappertutto. Mi sentii contento di poterli vedere ignudi da vicino.
    
    Erano uguali anche i buchi del culo, color chiaro, cosa che ho trovato di rado. Sembravano analmente virginali, forse lo erano.
    
    Scattai un’altra foto, poi appoggiai sul tappeto la macchina fotografica e mi avvicinai a loro. Con un’iniziativa che non avrei mai pensato di avere, misi e mani sulle natiche esterne dei due e li accarezzai. Il suo pene diede un primo movimento percettibile, ma quando passai ad accarezzare il solco del culo di entrambi, gli si rizzò a dovere. Infine, quando presi in mano i loro sessi, il cazzo e la figa, erano entrambi e pieno regime.
    
    - Perfetto, - dissi ...
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