Il piatto è servito – parte ii
Data: 12/08/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: skizzoinfoiato
... è….largo, e con così tanta pelle ….. il mio no“
“più pelle più diventa lungo in erezione, vuoi vedere?”, annuì.
Presi la sua mano e feci in modo che la mia asta ci poggiasse sopra, ero turbato sapevo che stavo facendo tutto ciò perché avevo voglia di sua sorella.
Rimasi stupito del fatto che quella mano delicata feci reagire il mio cazzo, che iniziò a gonfiarsi, era a metà erezione quando Enrico si inginocchiò continuando a muovere lentamente la mano con una leggerissima pressione.
Enrico non mi guardava ipnotizzato solo dal crescere del mi membro, il lavoro lo premiò e la cappella iniziò a far capolino, la mano sinistra andò a soppesarmi i testicoli. Il mio scroto era pendulo e teneva due testicoli di medie dimensioni ma gonfi ripieni di un nettare che da tempo non eruttava.
La mano delicata mi eccitava a dismisura…. Enrico esitava.
“è la prima volta?” , un lieve cenno della testa, nessuna esitazione , non distoglieva lo sguardo dal mio cazzo, le sue dita lo esploravano in ogni centimetro, lo ammirava come fosse un ‘opera darte.
“ti vuoi fermare?” , mi guardò con uno sguardo atterrito scuotendo la testa.
“allora fatti guidare” e mettendogli le mani sulla testa lo ricondussi a pochi centimetri dalla cappella.
“dai un bacio sulla punta”, “tira fuori al lingua” eseguiva ogni mia richiesta e continuai.
“dai una leccata sull’asta, un’altra. Si bravo!, mi piace!”
“adesso prendilo in bocca!”, Aprì leggermente le labbra ci appoggiò solo la punta ...
... del mio cappellone , che da solo sono 3,5 cm , la lingua passò sull’inizio del prepuzio e la punta cercò di aprire la mia uretra
Mi fece sentire il corpo della sua lingua sulla cappella mentre la sua bocca si avvicinava verso il mio busto facendo entrare dentro di se tutta la cappella e un pezzo di asta.
La sua bocca doveva essere piena, rimase immobile, succhiò leggermente, mi sembrò che stesse cercando di abituarsi alle mie dimensioni. Poi iniziò a muoversi avanti e indietro, muovendo al sua lingua. Cavolo se era bravo.
La sua mano sinistra smise di segarsi afferrò l’asta sollevandola la sua bocca si dedicò al mio scroto imboccando un testicolo poi l’altro, la mano si mosse più velocemente.
“Sei maledettamente bravo ! dai prendilo in bocca che ti riempio di nettare!”, mi guardò , i suoi occhi luccicavano per l’emozione si fiondò infilandosi più cazzo che poteva nella gola, aumentava sempre di più il ritmo , una mano mi massaggiava i testicoli, l’altra aiutava la sua bocca e mi masturbava.
Durai ancora poco e riempii la sua bocca con almeno 4 schizzi di sborra, mi fece godere, ne feci così tanta che non riuscii ad ingoiarla tutta al primo colpo, ne fece uscire un poco dalla rima buccale. Due righe di fluido denso bianco scendevano lenti verso il mento.
Mi aveva svuotato, il membro iniziò a perdere leggermente consistenze, si alzò, mi sorrise, con le dita raccolse ciò che era colato e lo mise in bocca.
Rimasi stupito quando chiuse l’acqua, si appoggiò con ...