1. Il bullo p.2


    Data: 14/08/2019, Categorie: Tradimenti Autore: maialazzo, Fonte: Annunci69

    Dopo quella serata in cui Elli aveva abusato di mia moglie, non l'ho visto più per oltre un mese, durante il quale ci scrivevamo solamente mail di lavoro o telefonate brevi in cui mantenevo sempre un tono professionale e distaccato.
    
    Mi chiamò quella mattina per dirmi che, visto che era in città, ci saremmo dovuti incontrare alle 19.00 per discutere di un importante cliente della sua zona. Mi opposi fermamente (e fui fiero di questo) perchè quella sera era l'anniversario di nozze con Adriana, e gli dissi senza mezzi termini che non potevo rimandare e che se proprio voleva ci saremmo potuti vedere la mattina successiva di buon ora. Non fu per niente felice del mio rifiuto, ma, sfottendomi come al solito, alla fine accettò.
    
    Ero d'accordo con Adriana che sarei passato verso le sette a prenderla in ufficio da lei per portarla direttamente nel nostro ristorantino preferito: mi presentai con dieci minuti di ritardo perchè mi ero dovuto trattenere un po' di più per preparare l'incontro della mattinata con Elli. Entrando nell'edificio dell'amministrazione dove lavora mia moglie, vidi uscirne proprio Elli, che si stava accendendo una sigaretta: mi fece un cenno con la testa e mi disse "Buon divertimento stasera, ti ho lasciato un pensierino.. eheh" sogghignando. La cosa mi agitò, così mi precipitai di sopra nell'ufficio di Adriana, e la trovai seduta tranquilla che si stava ripassando il rossetto davanti ad uno specchietto. Quando mi vide trasalì un poco, ma poi il suo sorriso mi ...
    ... fece capire che andava tutto bene.
    
    In macchina, al contrario del solito, fu molto silenziosa, le chiesi se andasse tutto bene e lei stentatamente mi disse di sì, ma poi, una volta seduti al ristorante, capii che c'era qualche problema, così insistetti. Ecco cosa mi raccontò dopo gli antipasti:
    
    "Sai, verso le sei, quando mi ero appena preparata per uscire con te, mi si è presentato in ufficio Elli" "Quel figlio di puttana! - la interruppi - avevo capito che aveva combinato qualcosa! Cosa ti ha detto?" "Entrando ha chiuso la porta, così mi sono alzata per andarla a riaprire mentre gli dicevo che ero molto indaffarata e che lo pregavo di andarsene, ma non mi ha fatto finire la frase, nè raggiungere la porta. Mi ha messo una mano sulla bocca mentre mi spingeva indietro verso la scrivania. Mi sono ritrovata con il sedere contro la scrivania mentre lui mi sussurrava nell'orecchio, con tono deciso "Ciao puttanella mia, mi sei mancata.
    
    L'altra volta mi hai fatto godere, ma adesso ci divertiamo". Io ho cercato di divincolarmi, ma lui ha continuato a tapparmi la bocca e intanto con una mano... è entrato sotto la gonna e.... mi ha subito scostato le mutande e.... mi ha iniziato a toccare lì...." Adriana mi parlava con voce tenue e lo sguardo basso, guardandosi in giro furtivamente ogni tanto, come se avesse paura di essere ascoltata, ma intanto continuava: "Mentre mi... lavorava lì sotto continuava a parlarmi nell'orecchio e mi diceva che sono solo una puttanella, che mi bagno ...
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