Il martello di Thor
Data: 15/08/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Troy2
... consorelle! Lo so che ha ragione! disse Milena, gettandogli le braccia al collo Ma abbiamo gli occhi del vescovo addosso: dobbiamo stare molto attente! le sue labbra si posarono su quelle di Giulio, succhiandole e forzandole con la lingua, finché non si dischiusero, accogliendola. Le mani di Giulio presero ad arrotolare la tonaca, scoprendo, lentamente, un paio di gambe ancora toniche e sorprendentemente curate. Hai scopato con altri, in questi giorni? chiese Giulio. Secondo te? Almeno una volta al giorno! Sbagliato! Non meno di due e con uomini diversi. Sei geloso? Neanche un po'. Sono perplesso! Perché? Ti sembra giusto che tu scopi tanto e le altre niente? Io sono la superiora! rise Milena, mentre le mani di Giulio erano, ormai, arrivate al suo culo sodo e grande e indugiavano in una presa ferrea. Dì la verità: vorresti scoparti le mie sorelline, vero? Non ne ho mai fatto mistero! Ti capisco: sono così naturali e quasi ingenue. Così diverse dalle signore che ti scopi di solito; e così diverse anche da me. Eppure, prima che arrivassi tu in questo convento, ero vergine, lo sai. Dici che ho sbagliato ad aprire ad Eleonora la porta del convento ed a te quella del mio cuore? Tu cosa pensi? Penso che non me ne fotte un cazzo. E penso che ora ho solo voglia di scoparti! Ti hanno lasciata affamata? Non sono come te! Ma anche si avvicinassero, tu sei come un cioccolatino: lo spazio per assaggiarlo si trova sempre! Le mani di Giulio, ora, percorrevano frementi tutta l'enormità di ...
... quel culo fantastico, intrufolandosi nel solco ed andando a solleticare l'orifizio anale, che sembrava ansimare a quel contatto, contraendosi e rilassandosi, come un fiore che sboccia e si richiude incessantemente. La lingua di Milena era tornata a duellare con la sua ed i due ora tacevano, ascoltando solo i loro corpi che chiedevano di unirsi. Andiamo nella mia cella: staremo più comodi! Intanto sfilati quella tonaca! Ma sotto non ho nulla! Lo so! Voglio che tu percorra nuda il corridoio fino alla tua stanza, voglio che ti vedano le tue sorelle! Sai l'invidia! chiosò Milena, sfilandosi la tonaca e rimanendo con i soli sandali ai piedi Fatto! Ma ora devi spogliarti anche tu! Torneremo qui a rivestirci, dopo. Attraversarono il corridoio tenendosi per mano ed attirando gli sguardi desiderosi delle altre suore. Prima di entrare nella stanza, Milena, come a rincarare la dose, si inginocchiò e si fece scivolare in bocca il cazzo di lui. Più di una delle consorelle non riuscì a trattenersi e le loro mani corsero a toccarsi tra le cosce. Milena aveva cominciato tardi, ma aveva dimostrato subito una predisposizione non comune verso il sesso ed un suo pompino mandava in estasi qualsiasi uomo, figuratevi Giulio. La fece alzare e, senza troppi giri di parole, la indusse a girarsi ed appoggiarsi allo stipite della porta: il suo cazzo scivolò nel culo di lei, non senza fatica e strappandole anche un gemito di sincero dolore. Ma portò le braccia dietro e lo attirò ancor di più a sé Voglio ...