1. Il martello di Thor


    Data: 15/08/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Troy2

    ... sentirlo dentro tutto: fai entrare anche i coglioni, dai! Spingi, amore! Spingi! Giulio non era uomo da farsi pregare per questo: i suoi colpi erano possenti e Milena sbatteva con la testa e le spalle sull'infisso, ma continuava ad incitarlo. La presenza delle altre monache, ferme a godersi lo spettacolo, la eccitava ancora di più. I suoi seni ballavano al ritmo dei colpi dell'uomo ed i capezzoli sembravano chiodi pronti per essere battuti. O leccati. Ah, se solo ci fosse stato un altro uomo: Milena ora lo avrebbe voluto, davanti a sé, ad appoggiarsi alui, al posto dello stipite, a baciarlo e ad assaporare il suo cazzo, mentre Giulio continuava a romperle il culo, proprio come piaceva a lei. Sapeva che ne avrebbe avuto per tanto tempo ancora e sapeva che era solo questione di opportunità per poter dare sfogo alla sua libidine senza fine: Giulio l'avrebbe assecondata di certo, quando gli avesse confessato di voler fare l'esperienza con più uomini contemporaneamente. Non che non potesse trovarseli da sola, ma voleva che Giulio fosse con lei, che fosse un piacere per entrambi. Lui uscì dal suo intestino e, prendendola di nuovo per mano, la portò nella stanza. Si fermò un attimo sull'uscio, fece spallucce rivolto verso le altre e richiuse la porta alle sue spalle. Lei si stese sul lettino, aprendo bene le gambe per accoglierlo; lui si prostrò con la testa sulla sua fica. La sua lingua cominciò a martoriare un clitoride grosso e paonazzo per l'eccitazione. Urlò il suo piacere: ...
    ... non riusciva e non voleva contenersi; l'orgasmo la trascinò in una sorta di crisi epilettica, in cui lei si muoveva incapace di controllare i movimenti. Le sue mani cercavano il capo di lui, lo spingeva verso la fica, fino ad affogarvi dentro, poi, sconvolta dal troppo piacere, lo allontanava, tirandolo per i capelli. E poi ancora, ed ancora. Giulio si tirò sulle ginocchia, prese le gambe di lei, portandosele sulle spalle ed affondò il suo cazzo in quel lago di umori che era la fica di Milena. Lei fu sconvolta da un secondo orgasmo, prima ancora di aver superato gli effetti devastanti del primo. Il suo volto si trasfigurava nel piacere ed i suoi occhi si fissavano in quelli del suo giovane amante, a sfidarlo a chi avrebbe resistito di più a quel godimento che sembrava non aver fine. E venne per la terza volta! Le lenzuola grondavano umori, quanto la sua fica. Cominciava ad avvertire un po' di male ai reni, ma non voleva assolutamente interrompere quell'amplesso. Giulio tornò ad incularla, senza farle cambiare posizione: a Milena sembrò una salvezza. La fica cominciava a farle male. Lasciò che l'uomo si sfogasse ancora un po'; poi le sembrò di sentire pulsare il cazzo nella sua pancia. Erano passati 80 minuti, da quando aveva lasciato sprofondare il cazzo nella sua bocca, fuori dalla porta. Era giunto il momento, per Giulio, di riscuotere il premio che meritava: Milena si sfilò da lui, scese dal letto e si inginocchiò. La sua testa aveva il cazzo di lui puntato proprio tra gli ...