Prospettive
Data: 18/08/2019,
Categorie:
Sentimentali
Autore: scopertaeros69
Prospettive guardarsi ed essere guardati...visti Il piccolo appartamento ci accoglie di ritorno da una gita tranquilla e piacevole, dopo le chiacchiere con gli amici di sempre. Lascio lo zaino a terra e inizio a sistemare le cose, come se non sapessi il desiderio che abbiamo uno dell’altra, come se non volessi schiacciarti alla parete, agganciandoti in un bacio che non lascia fiato. Parlo di cose senza senso, col solo intento di rimandare l’attimo, facendo crescere l’eccitazione di entrambi. Sono bagnata, lo sento, non in modo eccezionale, certo, non come quando certe cose che mi dici, certe cose che facciamo, fanno fuoriuscire gli umori dalle grandi labbra, che non riescono più a trattenerli, ma innegabilmente bagnata. Posi le tue mani sulle mie spalle, fermando il mio fare, fermando il mio dire. Volto appena la testa: noi due abbiamo una distanza oltre la quale gli eventi si susseguono fuori dal nostro controllo. Come quegli attrezzi elettrici: arrivano vicino alla pelle e poi la scossa parte, automatica. Vorrei poter portare avanti il gioco, ma la vicinanza è troppa e le nostra labbrasi cercano, come le lingue: no, le nostre non danzano per nulla: sembrano siano in un ring a tirare di boxe dai colpi che si danno, dalla forza con cui si abbracciano e tra il resto nessun fottutissimo arbitro a separarle. Per fortuna: non ne uscirebbe vivo! Rientro a casa, la nostra “zona sicura”, l'ambito territoriale nel quale tu ed io, possiamo vivere noi stessi in tutte le nostre ...
... declinazioni, lontani dagli occhi di un mondo che vede e giudica quel che invidia o peggio, non capisce. Ti guardo da dietro, seguo i tuoi movimenti mentre abbandoni a terra lo zainetto, la giacca prende posto sulo schienale di una sedia, ti imito, siamo stanchi forse...ma non abbastanza per “Noi” forse. No...mento a me stesso, non lo sono mai per te, e anche l'addormentarmi distrutto tra le tue braccia mentre facciamo l'amore non è mai vissuto come una sconfitta o una figuraccia, ma solo per quel che è: una voglia di te che non conosce requie, ne sospensione, neppure quella della stanchezza fisica ineluttabile. Mi parli di frivolezze, di cose inconcludenti,hai sentito il mio sguardo addosso per tutta la serata, sai che ti desidero,che ti voglio, ed allora giochi con me, giochi a prendere tempo, giochi nello stuzzicare quell'appetito che non avrebbe bisogno di essere nutrito, perchè già fame. Non posso esserne certo, ma immagino tu sia già molto eccitata, il nostro desiderare l'altro non è mai univoco, ed allora faccio quello che so che farà crollare ogni tua schermaglia, diminuisco la distanza fisica tra noi. Potrei infilare una mano tra i tuoi slip sino a cercare le grandi labbra e trovarle umide, ma quel gesto intimo lo riserverò per dopo, in questo momento le nostre bocche si avvicinano. Ora mi basterà semplicemente sfiorarti per farti crollare, il nostro bacio si evolverà di vita propria, passando dalla dolcezza lenguida della stanchezza, a quella violenza tipica del nostro ...