1. Serena la tettona e quel porco del mio amico


    Data: 18/08/2019, Categorie: Etero Autore: GiovaOrt

    Io e Serena ci eravamo conosciuti qualche anno fa tramite amici comuni, e subito la sua bellezza, la sua simpatia e il suo enorme seno (una quinta abbondante) avevano catturato la mia attenzione.Ve la descrivo: Serena &egrave una ragazza bionda, non molto alta, con due bellissime labbra carnose e soprattutto un paio di tette da urlo. Sin dalla prima notte insieme ho potuto constatare quanto fossero eccezionali quelle bombe: grandi, morbide ma mai flaccide o cadenti; il seno perfetto.Poco dopo esserci messi insieme abbiamo iniziato a convivere, e le nostre notti erano ricche di spagnole e giochini inerenti alle sue tette. Neanche I nostri amici erano immuni al suo fascino, e come biasimarli? Ad ogni minimo movimento quel ben di Dio ballava in modo ipnotico. E a dire la verità, mi piaceva vedere tutti quegli sguardi sulla mia donna: mi eccitavano da matti, e quando facevamo sesso le urlavo di quanto chiunque dei nostri amici avrebbe dato la madre per essere al mio posto. Lei, nonostante fosse una ragazza tranquilla, a sentire quelle parole veniva in maniera incontrollata muggendo come la peggiore delle troie.Quello che vi sto per raccontare &egrave un fatto vero che ha dato il via ad una serie di eventi particolari.Tutto &egrave iniziato l�anno scorso, quando io, Serena e altri cinque amici siamo andati in vacanza in Grecia per un paio di settimane. Nel gruppo di amici c�era Jacopo, un ragazzo grasso e brutto con un atteggiamento tale da farsi odiare dalla maggior parte ...
    ... delle donne con cui parlava. Serena infatti lo disprezzava e aveva insistito con me perché non venisse, tuttavia alla fine cedette. Nonostante nel gruppo ci fossero altre due ragazze, prevedibilmente per tutta la vacanza I maschi perforarono con gli occhi Serena, sia ovviamente in spiaggia quando in costume regalava a tutti inconsapevoli spettacoli mozzafiato, sia in albergo o nei locali. Io e Serena avevamo una camera tutta per noi, e ogni notte sfogavo l�eccitazione accumulata con scopate lunghissime che terminavano con una sborrata epocale sulle mammellone di Serena. Jacopo più di tutti era ossessionato dal quelle tette: non perdeva occasione di fare battute e le fissava senza preoccuparsi di non essere visto: mancava poco che ci sbavasse direttamente sopra. Coglieva ogni occasione per avere un contatto fisico con la mia ragazza, e chissà come mai finiva sempre per sfiorarle il seno. Un giorno lei gli urlò in faccia di smetterla di toccarla, e lui per tutta risposta, approfittando della mia assenza, le infilo l�intera mano tra le tette, beccandosi un bello schiaffone. Il �dramma� avvenne a causa di un piano intelligentemente preparato da Jacopo. Una sera in cui io ero uscito con un altro amico del gruppo, chiamò nella sua stanza Serena perché aveva �bisogno di aiuto�. Lei, seccatissima, si presentò scazzata e con indosso il vestito con cui aveva intenzione uscire di lì a poco: una scollatura vistosa metteva in risalto la sua straordinaria quinta. Jacopo, superato lo schock ...
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