“buonasera amore mio”
Data: 19/08/2019,
Categorie:
Etero
Autore: cploverit83
... vedere cosa stesse facendo.
In un istante sentii la sua mano spostarsi dal mio gluteo alla mia faccia, obbligandomi a immergerla nei cuscini.
“Non devi guardare, puttana”
Ubbidii. Mi piace ubbidirgli.
Solo dopo qualche istante sentii la cintura dei suoi pantaloni che si era levato sostituirsi alla presa della sua mano.
Quella cinghia di pelle contro pelle, cuoio contro pelle.... una fibia di metallo che stringeva ...
Ero li abbandonata su un divano, distesa ... a pancia in sotto ... sottomessa alla sua perversione, da maschio porco, che vuole la sua femmina schiava dei suoi desideri.
Cominciavo a contorcermi, ad inarcare la schiena per alzare il culo.
Ero presa da una contrapposta voglia di essere liberata ed essere posseduta. Qualsivoglia intenzione avessi, ero maledettamente eccitata. Eccitata e un po' umiliata nel mostrarmi palese nelle mie intimità e nella mia voglia di essere "femmina di un uomo".
Nelle nostre fantasie avevo confessato che mi piaceva immaginare di essere scopata da uno sconosciuto. E' per questo che lui di tanto in tanto mi concede questi giochi. Per farmi immaginare di essere scopata da un uomo qualsiasi perché quel che voglio è sentire un cazzo nel ventre che mi faccia godere.
Oramai i miei polsi erano serrati. Le braccia dietro la schiena mi permettevano pochi movimenti. Le calze calate appena sotto le ginocchia non mi permettevano neanche di allargare le gambe. Mi sentivo tremendamente umida. Cominciavo ad ...
... impazzire.
Mi misi a contorcermi sempre più. Unico modo era inarcare la schiena per mettermi a pecora. Lo volevo, volevo mi infilasse il suo sesso turgido nel mio ventre.
Sentii dei movimenti dietro la mia schiena per ritrovarmelo a cavalcioni sul mio culo. Con le due mani mi aprì i due glutei, dilatandomi il culo. E un attimo dopo sentii la cappella del suo sesso turgido appoggiarsi nell'insenatura.
Un istante dopo era dentro di me. Ero talmente bagnata ed eccitata, che entrò in un istante.
La consistenza del suo cazzo era divina. Turgido, gonfio, pulsante. E senza ancora dire alcuna parola, cominciò a penetrarmi a forza, spingendomelo fino in fondo, non curante se mi potesse farmi male o se riusciva a stimolare le mie parti più sensibili.
Non gliene fregava nulla. Voleva il suo piacere, usare la sua puttana per il suo piacere. Ed io adoro sentirmi la sua puttana. Mi piaceva sentirmi usata, mi faceva sentire la sua femmina, compiacente del suo piacere. Aveva deciso lui per me che dovevo farlo godere. E santo cielo, quanto adoro far godere il mio uomo.
Tuttavia glielo feci pesare, dicendo
“Sei un porco schifoso, mi stai trattando da puttana, mi stai usando. Ti giuro che te la faccio pagare. Mi scoperò il collega dell'ufficio e ti mando le foto mentre mi fotte”.
A quelle parole, in pochi secondi sentìì nel mio sesso gli spasmi preorgasmici del suo sesso turgido e un istante dopo il flusso caldo di liquido inondarmi il ventre. Adoro sentirlo grugnire e questa volta fu ...