1. Carla: Lezione alla mia vicina di casa


    Data: 19/08/2019, Categorie: Etero Autore: alybas

    ... ma io sapevo cosa aspettarmi e ben presto lo ottenni: uno squirting favoloso come poche volte avevo visto. Solo Ronny mi aveva dato questo splendido esempio di orgasmo vaginale e dopo lei Carla Furono una serie di spruzzi di liquido che mi inebriarono e da Carla sembravano partire una serie di fuochi d’artificio con gemiti e sospiri, mugoli e parole smozzicate che mi incitarono e non le diedi scampo. Il più bello era con lei sfranta dagli orgasmi multipli e in preda a me che non sapeva come ripararsi dalle emozioni che lìavevano attanagliata. Carla voleva riposare, rifiatare in qualche modo ma ero io che la esigevo tutta mentre lei aveva già dato il meglio. Le salii sopra e dopo averle aperto al massimo le cosce alzai quella destra fino all’inverosimile. Lei si posizionò come una bambola sembrava non riuscire a dire no…gemeva solo ed io entrai con il mio pennone nella sua vagina piena di sugo. La pistonai con tutto il mio desiderio e lei andò in debito di ossigeno anche per la posizione dovetti rallentare ma pompavo sempre e ininterrottamente con lei che non riusciva più neanche ad abbracciarmi e cercava di abbassare la coscia mentre io gli e la tenevo alta lentamente. Andavo sempre più in profondità e lei orgasmava senza controllo. La vagina sbrodolante non rispondeva più alle contrazioni e tra i miei grugniti e i suoi gemiti cercava di dire fammi tornare a casa. Io le risposi che ora dovevamo fare quello per cui era venuta e poi sarebbe tornata a casa senza alcun dubbio. ...
    ... Nonostante i suoi orgasmi non riuscivo ad arrivare, come spesso mi accade e così Carla dovette subire a cosce in aria una sorta di supplizio per cui decisi di cambiare posizione. La misi alla pecorina aprendole le cosce e partii con la mia lancia infuocata questa volta dritto nell’ano Carla che sembrava inerme grido forte, molto forte ma i miei colpi avevano assestato la mia nerchia dentro il culo al centro fra quelle natiche possenti e così iniziai a montarla per incularla di brutto. Intendevo romperglielo. Ero sempre più arrapato e analmente Carla aveva ricominciato as rispondere. Vidi che istintivamente aveva portato la mano libera sulla clitoride e sfregava con ardimento. Questo mi fece sorridere e mentre entravo con potenza nel culo le dissi: vedi che sai come si fa sai anche i trucchetti per godertela di più, mentre io avevo infilato una mano in vagina e l’altra spadroneggiava sulle tettone. Carla oramai era tutt’uno con me e assecondava i miei movimenti colpo su colpo e io sentivo lo sfintere cedere, lentamente cedeva anche il muscolo. L’ano si era abituato al trattamento e la vagina era ancora più pregna di sugo. Le mie dita erano fradice e quando Carla rediviva disse si, si, si si, amore si spaccami tutta dentro, ti voglio dentro allora non riuscii più a trattenermi e le svuotai tutto me stesso dentro dopo con un urlo liberatorio. Era tanta la foga degli ultimi coincitati attimi che si incastrò a muso avanti nella spalliera del divano letto. Cadde spossata e io ancora ...
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