1. Il cinema


    Data: 20/08/2019, Categorie: Etero Autore: spycho, Fonte: RaccontiMilu

    Siamo una coppia, sposati da 12 anni, senza figli, 54anni aldo ,mio marito, 46 io, luisa, abitiamo in una città del nordest ove divertirsi costituisce l’obiettivo di tutti, dove lui ha sempre vissuto, fatto le scuole, diplomato ed infine impiegato in un ufficio statale, senza infamia e senza lode, dedito ai piaceri della tavola, grasso anche se non obeso, rifugge da qualunque attività fisica e specialmente dopo mangiato tende ad appisolarsi..dal punto di vista sessuale è quello che si definisce una frana, oggi scopiamo solo il sabato e senza grosso entusiasmo…detesta i preliminari e tutte quelle attività che ammucchia sotto la specie cose da troia di casino…scopiamo solo nella posizione del missionario e se fosse per lui il mio culetto sarebbe vergine…io invece arrivai nella cittadina proveniente dallo stesso impiego statale in una grande città, da cui avevo concordato il trasferimento con il ministero a seguito di alcune storie di letto..quando arrivai avevo 33 anni, quella che si definisce una ragazza bona, tette sode e molto sviluppate, bocca da troia, culo tondo, pieno, sporgente indietro..gran figa accuratamente depilata…ero sempre stata una sveltina e quando arrivai e conobbi aldo, il mio nuovo capoufficio .scapolo, solo, timido, terrorizzato dalle donne, sottomesso ai voleri di una vecchia madre che lo dominava…decisi che era venuto il momento di mettere la testa a posto….dimenticai il mio burrascoso passato, sverginata nel culetto a 14 anni da mio fratello, ...
    ... sverginata in figa per un misero vestitino di cotone stampato da un venditore ambulante che faceva mercato nel mio paesino due volte alla settimana, fidanzatina di quasi tutti i miei compagni di scuola, anche più di uno alla volta, scopata dal professore che mi dava lezioni private..amante segreta di un importante onorevole della mia zona, sposato con figli, esempio di virtù e di morale..che mi fece impiegare presso quell’ufficio…lì francamente esagerai, passi che avevo l’amico, passi che la davo con facilità, passi che il direttore mi inculava con vero piacere,ma quando fui sorpresa in archivio a far felici tre colleghi contemporaneamente, scattarono i provvedimenti..forse per rispetto al mio importane pigmalione mi proposero ed io accettai , il trasferimento nella città del nord-est. E così conobbi aldo. Così decisi di apparire, almeno apparire, una onesta signorina senza grilli in testa e che sognava solo di crearsi una buona famiglia..per sopravvivere mi concedevo solo trasferte nella città di provenienza, fingevo di andare per star vicino a mia madre tutti i sabati..e in discoteca, con chiunque o anche più di uno, purchè mi attizzassero..facevo sesso..sesso sfrenato..poi qualche volta dovevo comunque chiedere dei permessi per incontrare il vecchio onorevole, ormai acciaccato fisicamente, che mi diceva di sognare di morire come il conte di Cavour…dopo solo due mesi che lavoravo nel nuovo posto, dove mi vestivo e mi comportavo come una suora, aldo perse la madre…io fui lesta a ...
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