1. Il cinema


    Data: 20/08/2019, Categorie: Etero Autore: spycho, Fonte: RaccontiMilu

    ... cogliere l’occasione e a riempire il vuoto e dopo neanche un anno ci sposammo in chiesa…il periodo di fidanzamento era stato difficile..qualche bacetto, qualche carezza..secondo lui mi rispettava..io avevo ridotto le mie viste alla citta una volta a mese, poi dovetti sospenderle..lui mi accompagnava ovunque..al ritorno dal discreto viaggio di nozze, tutto mi era chiaro..mi ero sistemata, avevo riacquistato una posizione ed una reputazione…ma avevo di fatto perso il piacere sessuale..il massimo di aldo era scoparmi una, due volte , tre nei giorni festivi, senza leccarmi mai la figa, senza mai incularmi, senza mai farsi fare un pompino…gli extra erano al massimo succhiate ai capezzoli…sapevo già che lo avrei tradito, dovevo solo decidere come, con chi dove mettergli delle corna giganti..non serviva più andare a trovare mia madre in città, lui era sempre con me e quindi addio discoteca…stavo per impazzire quando molto timidamente mi chiese se mi fossi dispiaciuta di invitare a casa nostra suo fratello franco, che tornava dall’estero e che io ricordavo di aver visto solo una volta prima, al funerale della loro madre, poi al nostro matrimonio non era potuto venire.…se ricordavo bene era un gran bel ragazzo, forte, libero…acconsentii dicendogli che ero felice di farlo contento…lui arrivò , si sarebbe fermato solo qualche giorno….terminati gli affari sarebbe tornato in argentina…..dio come era bello grosso atletico.il suo pacco era emozionante…sprizzava sana voglia di vivere da ...
    ... tutti pori..aldo era in una vera e propria adorazione del fratellone più grande, ed io peggio di lui…………..andammo a pranzo fuori..in una osteria di campagna..dove mangiammo e bevemmo meglio..sia lui che io in adorazione di franco. Dei suoi racconti, dei suoi audaci doppisensi, dei suoi commenti...ogni volta che sotto il tavolo i suoi piedi o le sue gambe toccavano le mie mi veniva voglia di chiedergli di sbattermi, lì..subito..quando nella foga del parlare le sue mani ci stringevano sicure le nostre sulla tavola sembravamo cadere in trance…finito di mangiare aldo come suo solito si addormentò su una poltrona della saletta della televisione, ovviamente vuota....franco mi prese per mano e mi invitò a fare un giro..di ballo.lì, sul piano di terra battuta, sotto la pergola….al suono di un vecchio jubox…accettai…mi strinse..le sue mani si impadronirono sicure del mio tondo culo schiacciandomi contro di lui..contro una erezione che credevo non avrei mai più avvertita…. così forte, mi premeva sull’inguine.. che non ebbi neanche la forza di simulare una reazione..mi lasciai sciogliere fra le sue braccia..la sua bocca cercò imperiosa la mia..mi baciò con tutta la lingua dentro..poi mi trascinò dentro la vecchia stalla, dove per l’ombra faceva quasi freddo…mi fece appoggiare contro un tavolaccio, mi sollevò la gonna da dietro, spostò il filo del perizoma e mentre le sue avide mani mi estraevano dalla camicetta le mie povere tette che quasi mi dolevano per la voglia, la sua gigantesca ...