1. Anche le mamme hanno il diritto di venire


    Data: 21/08/2019, Categorie: Anale Maturo Autore: iincest, Fonte: xHamster

    ... figlio e la desideravo come un uomo desidera una donna... Ci amammo di nuovo, di un amore passionale, sincero, di un amore sinceramente lascivo, esclusivamente sensuale; il mio membro ripercorse la sua vagina fradicia, lubrificata, e fu una cosa del tutto naturale, e la quantità di seme che versai in lei fu ancor più abbondante della prima volta, la scarica più appagante, più goduta, e la penetrazione nel suo ventre più profonda, senza incertezze o reticenze, fino a raggiungere il piacere e la liberazione più completi nell’intimità fra due corpi consapevoli, travolti da un orgasmo superlativo che di nuovo ci travolse, finalmente liberi da ogni ingiustificato tabù o zavorra.Giacemmo sfiniti per quasi un quarto d’ora, ma quando feci per alzarmi e rivestirmi di quel poco che di fatto mi ero tolto, inaspettatamente la vidi alzarsi pigramente per riappoggiarsi subito dopo su di un gomito, gli occhi fissi su di me con aria interrogativa, e udii la sua voce che con un tono un poco strafottente, un poco impacciato, chiedere:“Sei sicuro, mio piccolo grande maestro, di avere terminato la lezione? Un maestro come te, un figlio che riesce ad arrapare la madre fino a farla diventare consenziente, vogliosa e i****tuosa e che alla fine riesce a portare avanti il gioco fino a farla venire, non si può dimenticare, ora che è momentaneamente appagato, la parte migliore. Ricordi dove eravamo rimasti? La frittata è ormai fatta, abbiamo fatto trenta ed ora, mio piccolo adorabile Alberto, mio unico ...
    ... vero bene, non ci resta che fare trentuno!”. “Vedi... mamma... forse...”, mi ritrovai a balbettare io, insolitamente imbarazzato (probabilmente era la spossatezza che mi faceva tentennare). “Non si era forse detto che esiste un altro modo di possedere e far godere le donne? Se non lo vogliamo sperimentare di fatto, possiamo almeno inscenare una pantomima affinché io mi renda conto e partecipi almeno in parte a questa forma a****lesca di amore che tu descrivi e sostieni non essere del tutto innaturale, ma più che legittimo per due coniugi che si vogliono veramente bene”.“A dire il vero io parlavo di mont...di penetrazione ‘da’ dietro, cosa che abbiamo sperimentato con inusitato trasporto. Ora tu mi stai proponendo d’insegnarti la penetrazione ‘di’ dietro, vale a dire direttamente nel...buco del culo”. “Dire ‘da’ dietro e ‘di’ dietro per me fa poca differenza, dal momento che la distanza fra i due buchi è così esigua, sono solo pochi millimetri di pelle, ché per noi donne, o perlomeno per me, sono quasi un tutt’uno”. Quella frase, detta in quella maniera un po’ volgare, il modo con cui mia madre aveva volutamente sottolineato e pronunciato la parola ‘pelle’ mi fece accapponare l’epidermide, mi fece talmente eccitare, che avrei voluto avere un fallo lungo due metri per trapassare la femmina che avevo di fronte da parte a parte in un solo istante e salire nel cielo e nell’oblio per la terza volta, annegando tra fiotti di sperma, peli di fica, buchi, budella, clitoridi pulsanti e ...