Sei bisex quando la vista del cazzo ti dà le vertigini
Data: 21/08/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Bisexloingoio
Ho avuto sempre un debole per le donne cercandole a volte anche in maniera maniacale.
A cinquant'anni potevo contare una collezione di una cinquantina/sessantina di amanti e, proprio sulla soglia dei 50 anni ne avevo una decina contemporneamente.
Passavo le giornate da un letto all'altro, dal sedile al cofano di qualche auto, da un parcheggio ad una stanza di albergo. Da una città all'altra.
Ero riuscito a scopare talvolta con tre, talaltra con quattro donne al giorno.
A un certo punto mi sono aiutato anche con un po' di Viagra; non prendevo tutta la pilloletta intera, ne prendevo un pezzettino alla volta.
La spezzettavo coi denti e via...ma lo facevo per non insospettire l'amante di turno. Non potevo mica arrivare moscio se quella prima mi aveva spompato!!!
Ero diventato un velocista nello spogliarmi; indossavo in inverno giubbino direttamente sulla camicia e nessuna maglia intima, proprio per non perdere tempo, dovendomi spostare da un posto all'altro. Via scarpe e calze, via pantaloni, un secondo per togliere il giubbino, un altro secondo per togliere la camicia.
Di ogni donna conservo un ricordo particolare, ognuna un'esperienza diversa dall'altra. Io non dimentico loro, loro non avranno dimenticato me, spero.
Come si diventa bisex? Dico bisex e non omosessuale perchè sono convinto che la distinzione va fatta in questo modo: l'omosessuale si innammora delle persone dello stesso sesso, il bisex è semplicemente attratto dal cazzo e dalla ...
... trasgressione. Nel mio caso, quando ora vedo un cazzo mediamente bello mi vengono le vertigini, il desiderio di toccarlo si fa prepotente, la voglia di farlo sborrare in bocca e dentro il culo diventa irresistibile.
Ho iniziato con qualcuna delle mie amanti, con un ditino infilato nel sedere, ma non per iniziativa mia, più che altro piccolo istinto sadico femminile. Se avete letto gli altri miei racconti, la mia amica bulgara Tatiana mi procurò molto godimento, fece molto per avviarmi su questa strada, sodomizzandomi con un membro di plastica che spruzzava liquido caldo nel culo. Mi sembrò allora una stravaganza sessuale di un maschio perfettamente etero.
Qualche tempo dopo incontrai una signora separata, conosciuta attraverso i social. Ci incontrammo tre volte in alberghi di città diverse per rapporti abbastanza appaganti.
Avevo portato con me dei cazzi di plastica di varie dimensioni per soddisfarla in tutti i suoi buchi ma, uno di questi, un bell'arnese lungo e largo finì dentro di me.
Forse prese lei l'iniziativa, forse io, il cazzo mi finì nel culo per farmi godere, accompagnato da tutto un dialogo in cui ci raccontavamo di come sarebbe stato bello se me lo avesse messo nel culo il suo amico Dario, un omaccione con la testa rasata, campione di lotta, che era uno che l'aveva scopata e sborrata fino a qualche giorno prima. Questa storia intrigante continuò nei giorni seguenti, quando noi due eravamo ritornati nelle rispettive città, in questo modo: io le chiedevo di ...