1. Il gioco più antico del mondo, il dottore e l'ammalata 2.


    Data: 21/08/2019, Categorie: Incesti Autore: mimmo51

    La storia tra me e mia sorella di un amore profondo che provavo per lei, lei che mi ha donato per amore il suo corpo, per qualche anno due o tre, eravamo nei giochi moglie e marito, era pronta nei nostri giochi presentandosi senza mutandine, io la rimproveravo, se mamma ti vede ti farà tante domamde, mi rincuorava che le avrebbe detto che si era bagnata pisciando. Poi aspettavamo con l'orecchio teso nella nostra stanza di sentire un clic, se chiudevano la porta a chiave della camera da letto, allora lei veniva ad accucciarsi nel mio letto e potevamo stare di più insieme fare i nostri giochi perché loro si preparavano a scopare alla grande,. Ina volta li abbiamo spiati, mamma piaceva indossare del vestiario osé come di una mutanda strana era lunga fino a mezza coscia con merletti è un reggiseno che tenevano ile due mammelle alzate a mo di balconcino. Certo strano vestiario indossato per iuna che si apprestava a svopate, era coprerta invece di scoprirsi, poi lo capimmo quando allargando oscenamente le cosce si vedevano due spacchi una all'altezza del culo e l'altro della giga, srrapante bero, e poi quel reggiseno teneva le mammelle belle unite perché si facevano meravigliose spagnole. La sorellina non aveva seno quindi spagnole non poteva farmele,però aggiungeva quando saremo grandi recupereremo il tempo perduto, spero che mi vengano grandi così ti farò insieme una bella spagnole, un pompino e quando vieni anche un bel ingoio. Aveva fatto programmi per il futuro.mentte i miei ...
    ... trombavano, io mi apprestavo a scopare mia sorella, per lei era un gioco menarmelo per far uscire, la chiamava cremina, La fighetta me la fatta toccare, baciare, leccare, Petrarca col le dita, addirittura tre, indice, il medio e l'anulare messi a cuneo e lo roteavo senza spingere molto per sfregare le grandi labbra e il clitoride piccolo ma molto sensibile. Quando si metteva col culo attaccato al mio cazzo voleva prenderlo dentro, la troietts veniva già pronta, in bagno si era spalmata con della crema, mani viso , dentro l'ano e si era allargato il buchetto con il manico di una spazzola che poteva essere lungo una quindicina di centimetri, proprio per farmelo introdurre più facilmente. Quando la penetravo era lei che si muoveva facendolo entrare tutto dentro, insomma lei impalata nel mio letto da una parte, e i miei che trombavano dall'altra. Un giorno di qualche anno dopo, avvenne da parte di mia sorella di non fare più niente, chiedevo cosa gli succedeva e ogni qualvolta tentavo un approccio veniva respinto a muso duro, poi capii le erano giunte le mestruazioni e il sangue che usciva dalla figa le faceva schifo perché la imbrattava tutta. Uscì anche dalla stanza lasciandola a lei, io mi accomodai in salone sul divano letto, passarono altri anni ogni uno si era fatta una propria vita, Lei incontro' un ragazzo che poi sarebbe diventato suo marito, io mi trasferii in Piemonte assunto da Poste Italiane , il giorno della mia partenza certo c'era tanta commozione, avevo salutato ...
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