Chantal: la prima, indimenticabile.
Data: 27/10/2017,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: light78, Fonte: Annunci69
Quella sera mi recai al Supermarket sotto casa assorto nei miei pensieri, stanco della giornata di lavoro. Presi il numero e mi misi in coda al bancone dei cibi precotti.
Lo sguardo basso, rivolto allo smartphone, a ripulire la casella di posta. Improvvisamente incrociò delle scarpe con tacco, molto audaci, un po' fuori luogo: una bellissima caviglia fina, il polpaccio bello nervoso, appena coperto da una calza velata.
I miei ormoni si risvegliarono con un sobbalzo: incuriosito cercai di osservare meglio quel corpo minuto ma formosetto davanti a me.
Una gonna larga e corta scozzese e una camicettina bianca un po' trasparente, lasciavano intravvedere tutta la bellezza di questa ragazza, presumibilmente orientale.
Mi avvicinai a lei da dietro, sentii a malappena la sua voce mentre ordinava le coscette di pollo fritte: sicuramente era orientale, probabilmente una giovane ragazza filippina.
Le forme infatti erano abbastanza formose, i fianchi un po' rotondi ma sodi, i capelli neri lisci, come pure gli occhi, profondi: sì, era sicuramente sicuramente filippina. Riconobbi in lei i lineamenti della splendida moglie del vicino, che, appena ventenne, mi succhiò il cazzo avidamente nello stenditoio condominiale.
Però la ragazza aveva qualcosa che non mi convinceva, e allo stesso tempo mi attraeva: i seni erano grossi e sodi, insolitamente perfetti. Pure la sua voce mi era sembrata leggermente profonda. In me si era izzato un leggero sospetto, ma nello stesso tempo ...
... una grossa eccitazione. Non avevo mai transgredito, mi attirava l'idea di provare.
Finì di ordinare: dopo di lei toccava a me. Ordinai in fretta il mio prosciutto, tentando di non perderla di vista con la coda dell'occhio.
Si era incamminata verso il bancone dei surgelati. Avevo finalmente modo di potermi fare notare.
Mentre lei cercava delle patatine da friggere, io dal lato di fronte le chiesi quale confezione di coni mi consigliasse. Sorrise, all'inizio. Pensai quasi non capisse bene l'italiano.
Le rifeci il gesto come uno scemo, con le due scatole in mano.
Lei a questo punto divertita e ridendo, mi indicò quelli nella mano destra.
Al chè, presi la palla al balzo per andarmi a presentare. Si chiamava Chantal, aveva solo ventitre anni, un bellissimo sorriso. Le chiesi perchè proprio quelli. Lei un po' maliziosamente replicò “Perchè sono più grossi!”.
Capii che Chantal era giovane ma non era sprovveduta, ed aveva ben compreso che il mio era un tentativo di abbordaggio, e forse nemmeno le dispiaceva.
Le chiesi da dove veniva e se era sola. Mi disse che era in città per due settimane da sola. La cosa dava conferma alla mia idea, ma logicamente le chiesi se era qui per turismo e lei annuì.
Mi disse che aveva abbastanza fretta: sembrava sì interessata e compiaciuta dell'interesse, ma al contempo manteneva le distanze.
Ci recammo alle casse automatiche, e uscimmo parallelamente dal Supermarket.
Rallentai giusto quell'attimo per vedere se prendeva la ...