Chantal: la prima, indimenticabile.
Data: 27/10/2017,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: light78, Fonte: Annunci69
... strada assieme a me. Si mise a chiacchierare passeggiando assieme.
In un batter d'occhio fummo sotto casa mia.
Oramai ne ero attratto, le mie vene pulsavano forti.
Le sue labbra erano grandi, carnose.
Ogni suo sorriso, ogni sua frase era per me una grossa pulsione.
Senza pensarci due volte, le chiesi di salire a bere qualcosa.
Lei all'inizio mi disse che era di fretta: poi accettò.
Salimmo le scale e ci ritrovammo in appartamento in un attimo.
Le offrii un bicchiere di prosecco. Mentre lo sorseggiavamo era seduta di fronte a me.
La gonnellina scozzese lasciava intravvedere le sue cosce. Erano belle, eccitanti, sotto quelle calze velate.
Restava quel mio forte forte dubbio, che rendeva Chantal ancora più eccitante. Cosa ci sarà lì sotto..
Continuavo a studiarla anatomicamente: le spalle erano larghe in effetti, magari ha fatto nuoto..chissà! Studiavo la sua voce “Beh, ne ho sentite di peggio!” Pensavo tra me e me!
Non restava che tuffarsi in quel bocconcino. Il Prosecco era quasi finito.
Le chiesi se ne voleva ancora un po'.
Mi rispose di sì. Colsi l'occasione al balzo.
Versandole il vino appositamente glielo feci finire sulla camicetta.
“Che guaio!” esclamai scusandomi.
Le afferrai la camicetta e iniziai ad aprirle i pochi bottoni allacciati.
“Tranquilla ci penso io. Un po' di acqua frizzante e la macchia va via!”.
Se la fece sfilare lasciandosi avvolgere dalle mie calde mani.
Osservava compiaciuta. Mi seguì ...
... mentre pulivo la camicetta.
Ad un certo punto mi abbracciò da dietro. Sentii i suoi seni duri puntati sulla mia schiena.
Cominciò a spogliarmi, a togliermi la camicia. “Questa non serve più..” sussurrò al mio orecchio.
Il mio cazzo pulsava forte sotto la patta dei pantaloni: era forte l'eccitazione ed il desiderio di questa donna calda, venuta da lontano. Era forte anche l'idea di “diverso” che vi era in lei..
Mi aprì la patta dei pantaloni.. le sue mani si avventarono sul mio uccello.
Mi girai. Volli vederla e scoprirla.
Presi la gonnellina e gliela tolsi. Le mie mani si insinuarono ad occhi socchiusi tre le sue cosce.
Sentii un piccolo pacco, ingrandirsi tra le mie mani.
Solo un secondo di panico, ma sapevo che in fondo lo avevo voluto.
Le tolsi le calze e affiorò il suo cazzo ora sì sodo, mentre per compiacerla glielo segavo.
Ero completamente uscito dalla ratio: ciò che mai avrei pensato di poter fare, ora stavo facendo, e con grande avidità.
Maneggiavo un membro maschile, proprio io! Ma in lei vedevo un corpo femminile, e questo “particolare” non riuscivo a coglierlo.
Ricordo che si inginocchiò e cominciò a succhiarmelo con una maestria mai sentita prima: pensavo mentre ce l'aveva in bocca che era proprio vero che solo un uomo può conoscerti tanto bene..
Il suo leccarmi il culo con sagacia, il mangiare le palle con grande avidità, roteare la lingua lungo la cappella..
Fui sul punto di venirle in bocca, quando volli togliermi la ...