1. Un Viaggio nella Neve


    Data: 24/08/2019, Categorie: scambio di coppia Autore: Kyger Litor, Fonte: EroticiRacconti

    Finalmente stiamo tornado a casa dopo questa intensa giornata di macchina; sono le 17 ma è già buio pesto. Inverno di merda. Il tempo si mette al brutto e peggiora; mancano almeno 150 km. per Bologna, l’autostrada è ancora scorrevole ma temo che presto, arrivati a Firenze, ci saranno i soliti problemi. Autostrada di merda! Come se tutto fosse previsto dal karma o da Murphy e le sue leggi del cazzo, comincia a nevicare di brutto. Te pareva? Avevi appena detto che fortuna che piove solamente. Scherziamo sul fatto che sicuramente sia meglio non dire nulla che sennò si scatena la buriana. - “Per cui chiudi la bocca!” - Col tuo sguardo da troia, che percepisco anche nel buio della cabina, mi dici che per tenere la bocca chiusa sarebbe meglio che ci fosse qualcosa che te la facesse chiudere …. Intanto stai smaniando sul sedile e si vede che non ne puoi più. Il tempo di un battito di ciglia e sei già con una mano tra le mie gambe e l’altra tra le tue. Mi fai morire quando sei così. E lo sei spesso, per fortuna. Un’altro battito di ciglia che mi slacci i pantaloni, li abbassi come puoi e fai uscire il mio cazzo già duro. Cominci a toccarmi le palle, l’asta ed il glande; intanto hai infilato una mano dentro i tuoi leggins e stai toccandoti la figa nuda. Troia da morire come solito, non porti l’intimo. Intanto il traffico si intensifica e i cartelloni ci dicono che la variante di valico è chiusa per incidente; è già un bordello per cui si va sulla vecchia panoramica. Fanculo tempo ...
    ... di merda! Non ti fermi neppure un secondo, non ti sei neppure accorta che dobbiamo cambiare strada. Sei fatta così quando sei eccitata, non fai caso a quello che ci capita intorno. Continui a menarmi il cazzo ed ansimi sempre più forte. Hai tirato giù i tuoi pantaloni, hai allargato le gambe il più possibile e sei scivolata sul sedile quanto più potevi data la costrizione delle cinture di sicurezza. Che spettacolo! Hai la figa tutta aperta e sei, ormai, vicina all’orgasmo e si sente….. tanto si sente …… La cabina si riempie del tuo profumo intimo, si sente perfino lo sciacquio dei tuoi fluidi vaginali tra le tue dita. Intanto mi stringi il cazzo come se fosse un palo di sostegno, come se dovessi cadere e fosse il tuo solo punto d’appoggio. Sai che mi piace quando me lo stringi. Hai sempre paura di farmi male ma stai tranquilla; mi fai solo piacere. Non ti accorgi neppure che stiamo rallentando sia per la neve sia per la mole di auto e camion sul percorso. Chissà dove sei con la testa, chi ti sta masturbano, se sia uomo o donna, se siano magari più di uno … È tanto tempo che ci perdiamo in questi sogni. Vai sempre più veloce con le tue dita e cominci a smaniare come una forsennata urlando tutto il tuo piacere. Vieni, finalmente …. Ti contrai su te stessa incapace di controllarti e ti accorgi di aver schizzato un piccolo fiume di “ciprigno succo della dea Afrodite”. Non hai mollato la presa dal mio cazzo che è sempre più duro. Ti slacci la cintura di sicurezza e ti sporgi sul ...
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