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Una vacanza tutta per me - svagarsi un po' (parte 4)
Data: 25/08/2019, Categorie: Etero Autore: BlackInk
... L’ingranaggio si rompe quando qualcuno pensa di infrangere le barriere.” bevo un sorso di Spritz. “Certo, non è facile vedere tre corpi nudi avvinghiati e restare impassibile, ma il segreto è quello di mediare l’istinto animale con il raziocinio. Il piacere si amplifica a dismisura.” Arriva l’ora del pranzo e Diego e Anna si avvicinano al nostro tavolo. Li saluto e presento le tre Befane. Questa interruzione capita a fagiolo, ho piantato in loro il seme della curiosità e il tempo lo farà germogliare. Tutti insieme ci dirigiamo al ristorante. “Ti ho visto uscire dalla palestra, ieri.” mi dice Betty dopo il caffé. Annuisco. “Come hai visto sono una buona forchetta, se non mi muovo divento una botte.” “A chi lo dici. Stasera ci vai ancora?” Dentro di me rido diabolicamente. Sono un traviatore, e questo mi rende felice. “Sì, verso le cinque dopo un po’ di spiaggia.” “Ti disturbo se vengo anch’io? Da sola non riesco mai a fare tutti gli esercizi che vorrei.” “Vorrà dire che ti terrò sotto. Sono un allenatore implacabile.” Oltre che un porco insaziabile. La palestra è piccolina ma ben attrezzata. Io preferisco gli esercizi a corpo libero: flessioni, addominali, squat, molto e molto stretching. È quello che faccio fare alla mia compagna. Betty ha un bel corpo, leggermente largo sui fianchi ma porta bene i leggins e la canotta aderente. Si dà da fare e non si sottrae alle mie richieste di esercizi. Fa metà di quello che faccio io ma non è poco. Alla ...
... fine dell’ora di allenamento ha la fronte madida di sudore e la canotta bagnata dalla quale s’inrdavedono i capezzoli. Per poco non mi parte un’erezione istantanea. Allungo una mano e le chiedo se ha bisogno di aiuto per lavarsi la schiena. Betty rimane interdetta. Mi guarda e guarda la mano. Non sa che fare. Poi sorride e mi afferra il braccio. Ci rifugiamo nella doccia della palestra. Ci spogliamo con voracità. La bacio e lei risponde stringendomi la testa contro le sue labbra. La sua lingua saetta contro la mia. Le accarezzo i seni. La tiro a me. La mia erezione pulsa contro il suo sesso accaldato. Mi abbasso. Le libero il bacino dai pantaloni e dagli slip. La sua passerina curata mi sorride e io mi ci tuffo. Lavoro con la lingua ed il naso. Le stringo le chiappe. Succhio il clitoride gonfio. Betty ansima e geme, affonda le unghie nel mio cranio, poi mi prende per il mento e mi solleva. Mi baci ancora, beve del suo profumo. Appoggia le mani al mio petto e mi spinge contro la parete. Mi graffia e scende fino ad inginocchiarsi davanti al mio totem di carne. Lo afferra e lo strizza, quindi se lo infila in bocca e inizia a spompinarmi con maestria. Sale e scende con le labbra serrate. Succhia e lecca attorno alla cappella. Beato l’uomo cui è riservato questo trattamento ogni volta. Adesso tocca a me toglierla per evitare di venire. Le restituisco il ludibrico bacio e assaporo il mio gusto sulla sua lingua. La faccio appoggiare con le mani alla parete. Voglio ...