1. Sesso...con i fiori.


    Data: 25/08/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: 4occhi, Fonte: Annunci69

    Una passeggiata tra i boschi finalmente , da sola come sempre.
    
    Arrivò con la macchina a Fosseno, posteggiò e a piedi , superato il lavatoio, si avviò verso la cima, sul monte Croce.
    
    All’inizio la vegetazione era disordinata e fitta, ma via via che saliva le essenze si riordinavano a formare delle fitocenosi stabili ed evidenti, prima boschi di castagni selezionati dall’uomo, miscugli di robinie, frassini e querce, per arrivare ai faggeti, più in alto, con le loro colorazioni inconfondibili.
    
    Più saliva, più la luce che filtrava attraverso gli alberi aumentava, rendendo l’ambiente intorno a lei lussureggiante e luminoso.
    
    Ovviamente il colore predominante era il verde in tutte le sue sfumature e presenze : foglie, muschi e licheni.
    
    Si ricordava di aver letto un articolo che diceva che il verde è il colore preferito dalle persone depresse e che più da sollievo a quest’ultime.
    
    Lei ci pensò su, rise, perché amava quel colore, che le stava benissimo addosso ed era tutto tranne che depressa.
    
    Stanca fisicamente, super presa da mille cose da fare ma decisamente, depressa no.
    
    Respirò forte raccogliendo come poteva il profumo del bosco, della natura intorno a sé.
    
    Solo qualche uccellino ad interrompere il silenzio.
    
    Poi arrivò in una radura e davanti a lei si stagliò la figura di un albero molto alto, perfetto nella sua forma (i rami erano perpendicolari al tronco e pieni di foglie) e radioso. Si, la parola esatta per descriverlo era radioso, imponente e ...
    ... accogliente…più lo guardava e più si sentiva in pace con se stessa e il mondo.
    
    E questo benessere si estese a tutto il suo corpo, le dava alla testa come una droga, la faceva sentire leggera.
    
    Il suo fisico, piano piano, lentamente lasciò i suoi limiti per allargarsi al tutto che era intorno a lei. Che meraviglia.
    
    Non aveva paura, non avrebbe potuto averne visto che stava benissimo e provava solo sollievo.
    
    Tutto quello che sentiva era un rilassamento totale, una gran pace, una gran luce. Iniziò a galleggiare e ad avvicinarsi di più all’albero, fino ad abbracciarlo, a fondersi con esso: i suoi rami si racchiudevano su di lei, si accorpava al tronco.
    
    Ne percepiva la forza, la determinazione, la durezza.
    
    Non esisteva più limite fisico tra lei e il vegetale, quest’ultimo le arrivava in tutte le parti: le sosteneva il seno, le accarezzava il sesso e ci entrava trasformando la pace in estasi di piacere.
    
    Era un godimento sessuale?
    
    Era così esteso a tutto il suo essere che sinceramente era riduttivo confinarlo ai suoi genitali. Comunque era anche quello.
    
    Persino nella bocca aveva qualcosa a solleticarla, a riempirla e le piaceva muoverci intorno la sua lingua, morderlo leggermente.
    
    Si.
    
    Stava facendo l’amore con lui ed era inconcepibile descrivere quanto stava bene.
    
    Poi, ad aggiungersi, una moltitudine di fiori apparirono a turno a toccare il suo corpo.
    
    Petali di rose le sfioravano i capezzoli, le spine di un melograno le punzecchiavano la pelle del ...
«123»