La cugina sverginata
Data: 29/08/2019,
Categorie:
Incesti
Autore: gladius
... dentro piano dolcemente facendola urlare di piacere e anche un po� di dolore, si dimenava tutta sotto i miei colpi sempre più veloci e frenetici, io non mi fermavo un attimo ero ebbro di passione e sentivo il sangue delle arterie del cervello che pulsavano, lei sotto quei colpi ben assestati alzava e abbassava il bacino poi nel momento più importante dell� amplesso dopo venti minuti di passione amorevole sborrai tutto il mio liquido dentro la sua vagina bagnata e in quello stesso istante gridò dal piacere venendo anche lei e riempiendomi di baci sulla bocca con la lingua mi sussurrò parole di fuoco, io ricambiai continuando coi movimenti lenti nella sua figa e bisbigliai nel suo orecchio che era stato magnifico, tirò fuori l�uccello con le mani e lo portò alla sua bocca assaggiando le ultime gocce e leccando il glande ancora bagnato di sborra mia e sua, poi lo mise tutto in bocca e cominciò a spararmi un pompino chiedendomi se era più brava lei o la sua amica Laura, io le risposi che sembrava che non era la prima volta inteso come complimento e lei fu felice di avermi soddisfatto, ma anche lei era soddisfatta, e dopo qualche minuto le inondai la bocca di sborra calda e non fece nessuna fatica ad ingoiare il mio liquido. Restammo distesi qualche minuto poi mi sali� sopra e a cavallo si fece penetrare l�uccello dritto in figa, faceva su e giù col corpo sinuoso con movimenti lenti e continui, quando si accorse che stavo venendo ancora accellerò i movimenti perché anche lei era ...
... pronta ad un altro orgasmo e insieme assaporammo la vetta del �piacere sessuale�, fece uscire l�uccello dalla sua figa e lo rimise in bocca per assaggiarne le gocce rimanenti ingoiò tutto e continuò a leccare e baciare il mio cazzo dopo di che ci avvicinammo alla riva del mare e ci sciacquammo un po� poi ci rivestimmo per tornare in albergo. La mattina successiva ci svegliammo nello stesso letto in camera mia quando bussò la cameriera per pulizie, ci guardammo in faccia stupiti come se non ricordassimo niente, borbottai alla signora che non stavo bene e andò oltre, poi ci accorgemmo che eravamo nudi entrambi e ancora assonnati ma felici ricordandoci lentamente la notte precedente. Ci scambiammo baci e carezze e ci eccitammo entrambi, vedevo nei suoi occhi la voglia di prendere ancora il mio uccello e io avevo la stessa voglia di penetrarla ancora, allora mi avvicinai di più a lei la strinsi forte e sentii che mi prendeva in mano il mio cazzo duro e voglioso, lo massaggiò per qualche secondo poi lo mise in bocca tenendolo dritto con le mani e muovendosi su e giù con colpi lenti accelerando ogni tanto poi leccò il glande ancora per qualche secondo e fece una richiesta che non avrei, onestamente, immaginato ma che ero felice di assecondare, ed evidentemente la passione e la voglia erano tali da provare anche questa esperienza, dopo aver leccato bene il glande che era bello bagnato si girò sul letto e si mise in ginocchio dandomi le spalle e chiedendomi di provare a metterglielo ...