1. Legata...a Lui


    Data: 29/08/2019, Categorie: Incesti Dominazione / BDSM Autore: Lady_Strega

    ... indietro di qualche anno, diciamo 3 o 4 per la precisione.Infatti lei è stata la mia donna, anche se solo per una volta, in un amplesso che si è verificato per diversi fattori concomitanti e che, purtroppo vista la sua esperienza, non si è mai più ripetuto. Ogni volta che la vedevo non riuscivamo mai a essere soli.Arrivai da lei il venerdì pomeriggio, alla fine erano semplicemente due orette di viaggio, e le proposi di andare a mangiare una pizza fuori, cosa che accettò di buon grado.La fortuna di abitare in una grande città è quella di avere le pizzerie sotto casa, tanto che mia zia si mise un jeans e una maglietta e ci incamminammo a piedi.-zia- incominciai io mentre camminavamo- non devi badare a quello che dice mamma io sto bene e so che tu ti eri organizzata per uscire con un�amica. Se vuoi puoi andare, io qualche amico che mi ospita ce l�ho--Ma no tranquillo Andrè- mi disse scompigliandomi i capelli con la mano- non era così importante e poi la senti tu tua madre se veramente tu non stai da me?- mi chiese quasi ridendo.-In effetti- convenni con lei alla fine.Cenammo tranquillamente parlando del più e del meno, mentre nella mia testa mi chiedevo come lei facesse finta, in maniera molto naturale, che tra noi non fosse successo nulla. A dire la verità il dubbio che lei non si ricordasse mi passò nella testa. Eppure proprio il fatto che lei prendesse il discorso alla larga mi portò a un�eccitazione mostruosa.Tornati a casa decidemmo che, visto l�unico bagno in casa, lei ...
    ... avrebbe fatto la doccia per prima e poi sarei andato io. Questo mi permise di avvicinarmi alla toppa della serratura per vedere qualche pezzo di zia, solo che lei fu previdente e mise un asciugamano così che mi oscurasse la vista. Dovetti toccarmi sotto la doccia digrignando i denti per la rabbia.La casa regnava nel silenzio dato che era notte fonda e ormai erano ore che facevo finta di leggere...nonostante gli occhi seguissero le parole scritte sulla carta il cervello non assimilava.Mi sentivo strana...irrequieta, insomma avevo voglia di godere!Allungai una mano al mio comodino e tirai furi dal cassetto tre mollettine, le usavo spesso da quanto avevo scoperto quanto mi eccitasse il dolore; scostai le coperte sfilai nègligè, slip e posizionai due mollette sulle piccole labbra e una sul clitoride.Sentire la carne stretta mi faceva godere, stringevo le cosce così che la molletta tirasse di più il clitoride e mi stringevo i seni. Pizzicavo i capezzoli e gemevo cercando di fare il minimo rumore.Vicino alla mia camera c'era Andrea, mio nipote.Quel pezzo di ragazzo forte e ben dotato, senza rendermene conto tornai alla primavera di tre anni fa...quando gli rubai la verginità nella casa di campagna.Il clitorie pulsava, tolsi la molletta e iniziai a darmi piacere stimolandolo con le dita, il volto seminascosto nel cuscino per placare i gemiti della frenesia che mi travolse ricordando il passato.Fu un orgasmo squassante che mi lasciò appagata...respirando piano per calmarmi mi liberai ...
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