1. La Confessione (parte seconda)


    Data: 29/08/2019, Categorie: Incesti Autore: InchiostroEMente

    PREMESSA: Premetto che tutti i racconti da me scritti sono e saranno sempre di pura fantasia: nulla di ciò che scrivo è reale, ma solo frutto d'invenzione. Ogni fatto ed ogni persona è semplicemente inventata di sana pianta: descrizioni fisiche, caratteriali, morali ecc. SECONDA PARTE: IL RISVEGLIO. Adagio, attenta a non fare rumore con i tacchi per non svegliare i nipoti, sinuosa nel camminare, Anna rientrò in casa dirigendosi verso la camera di suo figlio Simone. La 47 enne era ora molto più serena; sentiva sua sorella come una fortezza e lei riparata dietro la stessa. I ragazzi avevano tutti le camere per conto loro, visto che la casa era grande e potevano quindi permettersi la tranquillità di una camera singola. La camera di Simone era nel lato ovest della casa: disponeva di un balcone non molto grande ma con una vista eccezionale ed una sdraio. Dentro era bianca con rifiniture celesti, il letto ad una piazza e mezzo, un tavolino, la televisione, il bagno provvisto di ogni cosa e degli scaffali con un armadio. Arrivata alla porta della camera di Simone, ben lontana da quelle dei suoi cugini, Anna la aprì adagio ed entrò richiudendola immediatamente a chiave dopo essere entrata “ehi mamma” disse Simone ancora assonnato vedendola entrare “tesoro di mamma, ti sei svegliato allora?” “sì, dieci minuti fa, ma non mi va di alzarmi...difatti stavo mettendo un po' di musica per svegliarmi” la luce filtrava attraverso le grandi persiane bianche che davano sul balcone “pensavo ...
    ... ancora dormissi amore di mamma” disse Anna mettendosi seduta al bordo del letto del figlio, alla sinistra dello stesso “no no...stai d'incanto vestita così, sai? La Grecia ti dona mamma, ma d'altro canto a te dona tutto” “tesoro...grazie, come sempre sei gentilissimo, il mio principe” poi sospirando felice “meno male che ho te Simo” sorrise a suo figlio prendendogli la mano sinistra dolcemente. Anna quella mattina era raggiante , come sempre del resto: aveva delle scarpe con tacco di 7 cm, chiare, una gonna corta di jeans, una magliettina che lasciava leggermente scoperta la parte inferiore dell'addome, scollata, ed un cappellino scuro. Mamma e figlio si guardarono dolcemente. Anna sapeva che suo figlio aspettava il buongiorno che il giorno prima, per timore del luogo e di non essere soli, non gli aveva dato. Le lenzuola coprivano il pube del ragazzo “vuoi che accenda la lucina?” chiese Anna “si mamma, almeno ti vedo, anche se la tua luce già mi acceca” “quanti complimenti stamane” e accese la luce “eccoti...te li meriti tutti mamma, e lo sai benissimo” “non è vero amore della mamma” “invece è vero mamma...oddio che sonno !! non riesco ad alzarmi...”disse il ragazzo stirandosi tutto “vuoi dormire un altro poco? Passo dopo?” “no no mamma, stai, però voglio stare un po' sdraiato, ma tu stai” sorrise il ragazzo “va bene a mamma”. Simone guardò sua mamma “non so mamma se fa più luce il sole o la tua dolcezza” Anna strinse la mano di suo figlio “o il lucidalabbra che hai messo” Anna ...
«1234»