1. La Confessione (parte seconda)


    Data: 29/08/2019, Categorie: Incesti Autore: InchiostroEMente

    ... mondo di Morfeo. Ripensava alle parole, alla confessione fatta da sua sorella. -Dio mio che situazione !- pensò fra se Rachele mentre aspettava che il caffè uscisse, -lo fa per suo figlio, per colpa di quello stronzo del marito...se solo le avesse dato più amore-. Rachele ovviamente era confusa. Sentiva su di se il peso di quella confessione, ma al tempo stesso sapeva di essere un sostegno per sua sorella. Certo sentiva che la cosa era strana, ma sapeva anche che se sua sorella, intelligente, colta e seria, aveva fatto questo passo con suo figlio, lo aveva fatto non per ricatti o altro, ma perché da suo figlio si sentiva amata, lusingata, ciò che non provava più con suo marito. Uscito il caffè, Rachele pensò di chiamare anche sua sorella. Guardò però il lungo corridoio e la porta di suo nipote, fece un leggero sorriso e pensò -non credo sia ora il caso, lo berranno dopo-. In effetti non era proprio il caso ora del caffè. Nella piccola stanza azzurra e bianca, il sole penetrava dolcemente fra le persiane chiuse, illuminando il volto di Anna, le pareti ed il letto ov'era Simone, steso ed in estasi. Il silenzio era infranto solamente dal rumore che oramai era impossibile reprimere, della saliva che sbatteva sulla bocca e sul palato di quella dolce madre intenta nel fare un pompino a suo figlio. Simone teneva la mano destra di sua madre stretta alla sua, l'altra mano di Anna poggiata sul letto. Senza reggere il pene, Anna era abbastanza esperta nel gestirlo nella sua bocca. ...
    ... Simone era in estasi: la schiena inarcata, gli occhi semi chiusi, il tutto accompagnato da leggeri spasmi misti a godimento. Anna ogni tanto guardava suo figlio, ed ogni tanto si fermava e continuava un poco con la mano “tutto bene Simo?” “oh sì mamma, cavolo se va bene...e come no !” “ahaahha .... va bene così il ritmo tesoro?” “sì mamma va benissimo, continua ti prego mamma...sto per venire” “va bene amore, mi riposo un attimo , se no la mascella me la gioco” disse ridendo Anna che intanto stava segando suo figlio con un ritmo normale. Il pene di Simone era lucido di saliva e la mano scivolava come vi fosse dell'olio sopra. Anna, sapendo che Simone stava per avere l'orgasmo di lì a breve, strinse i glutei di suo figlio posizionando le mano sotto il pube dello stesso. Chinò il capo leccando l'asta di Simone guardando il volto lo stesso che stava ansimando e sudando. Lo riprese poi in bocca e andò fino in fondo quasi strozzandosi, fino a far sì che il pene scomparisse dentro la sua bocca. Simone inarcò violentemente la schiena sgranando gli occhi, come incredulo “ma...mammaaa...aaaaahh oddiooo mamma!!” Anna muoveva il capo come se volesse in quel momento recidere il pene di suo figlio dal corpo, poi ritornò a succhiarlo, questa volta però per facilitare l'orgasmo di Simone, aumentò il ritmo. Il capo materno eseguiva una splendida danza fatta di sue e giù. Il rumore del pompino era inequivocabile per chiunque avesse in quel momento origliato alla porta. Ma Anna era forte del fatto ...