109 - Loretta e lo stupro di gruppo
Data: 29/08/2019,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Dominazione / BDSM
Gay / Bisex
Autore: ombrachecammina
... schiena al portone. Quando fui calma ed ebbi ripreso il regolare ritmo respiratorio, salii in ascensore ed entrai finalmente in casa. Salutai i miei genitori e mi chiusi immediatamente in bagno, aprii il rubinetto dell�acqua fresca e con la mani a calice la raccolsi e ripetutamente mi bagnai il viso. Mi asciugai e pensai alla mia reazione, li avevo sorpresi entrambi, non si aspettavano certamente che io mi sarei difesa e fui contenta di aver frequentato qualche mese prima quel corso di autodifesa, mi era stato utilissimo. Pensai altresì che in fondo si era trattato di due adolescenti che forse avevano avuto più paura di me.Per non farli preoccupare non raccontai nulla ai miei genitori, anche perché in fondo non era successo nulla di così importante. Da quella sera, percorrevo la distanza che dal garage mi portava al portone di casa mia con un po� di apprensione. Trascorse così una settimana durante la quale non successe più niente ed io poco alla volta mi rilassai pensando che la cosa era finita lì.Mi sbagliavo. Erano le diciotto e trenta quel lunedì della settimana seguente ed io entrai in garage parcheggiai lo scooter come al solito contro la parete in fondo e per la prima volta dopo il fattaccio, decisi di posare il casco infilandolo sotto il sedile. Udii proprio in quell�istante il rumore della serranda che si chiudeva sbattendo rumorosamente a terra.Mi voltai di scatto e li vidi. Erano in sei, tutti all�incirca sui diciotto, vent�anni, vestiti allo stesso modo con un ...
... giubbotto in pelle nera, una maglietta scura, dei jeans azzurro chiaro scoloriti e strappati un po� dappertutto e un paio di scarpe con la suola tipo carro armato, nere con le grosse punte arrotondate. Con questi ragazzi c�erano anche i due che mi avevano affrontata la settimana precedente. Quello che si era presa un botta con il casconon era messo molto bene, infatti aveva tutta la parte destra livida e gonfia, con delle escoriazioni sullo zigomo e sull�arcata sopracciliare.Uno di loro, fece due passi avanti; forse era il loro capo, era il più alto, insomma�.forse era alto un po' più di me. Mi si piazzò davanti e mi disse che non era bello picchiare un ragazzino innocente con tanta veemenza, e che quindi sarei dovuta essere carina con lui, ma siccome loro erano una banda dove vigeva l�uno per tutti, avrei dovuto essere carina con tutti.Avevo capito eccome, questi volevano abusare di me, ero stata brava l�altra sera, ma ora erano in sei, e anche se fossi riuscita a stenderli tutti o una buona parte, probabilmente i rimanennti avrebbero avuto il sopravvento e comunque magari sarebbero poi ritornati in dieci o forse anche di più. Forse era meglio accondiscendere e così, ad un mio cenno d�assenso con il capo, due di loro presero il telone che usavo per coprire lo scooter e lo stesero per terra; io per evitare discussioni o botte decisi di spogliarmi completamente, non volevo oltretutto che toccassero o strappassero i miei vestiti. Gli stessi due del telone mi presero per le braccia ...