Robertino 21 - Racconti Erotici

Robertino 21

“Sei proprio un ragazzino terribile…mi fai venire dei pensieri….basta dai smettiamola così, va bene ti credo ma ora basta……”

“ma non dirà niente a mio padre?? …..La prego…….”

E intanto si era messa come all’inizio: in ginocchio abbracciandolo all’altezza dei fianchi e schiacciando il bellissimo viso sul suo uccello.

“Dai….che fai…va bene non glielo dico…ma ora rivestiti che devo tornare giù”

“Ummmhh..fece Roby…..ma…..com’è caldo……è duro……..è il suo……uccello?”

“Basta Robertino che stai facendo…… non si fanno queste cose…..”

Disse l’omone che sembrava una pecorella nelle fauci del lupo cattivo; se non fossi stato eccitato al limite del collasso sarebbe stata una scena da ridere.

“la prego…non l’ho mai visto…….. tranne…….ci sono tante persone cattive……di lei mi fido…..”

“Che vuol dire tranne??? Allora l’hai visto??”

Un colpo da maestro: aveva stuzzicato la sua curiosità per rimanere attaccata a quel bozzo duro e quindi indebolire la resistenza veramente strenua di quel brav’uomo.

“ieri a scuola………mentre andavo in bagno…….ma se glielo dico….mi raccomando……non lo dirà a mio padre vero?…..la prego…..”

E continuava a strusciare la bocca sui pantaloni, dove stava comparendo una chiazza umida

“cosa ti hanno fatto dimmi…..stai tranquillo…però dimmi la verità…..”

“si…….mentre ero in bagno, sono entrati due miei compagni di classe e io avevo i pantaloni tirati giù per fare la pipì e loro hanno cominciato a toccarmi il sederino dicendo che era come ...

... quello di una femmina e poi uno mi ha infilato un dito dentro facendomi male…….”

Stava inventando un racconto solo per eccitare Vincenzo (come se ce ne fosse stato bisogno) e nel frattempo mi resi conto che aveva poggiato la punta del cetriolo sul tallone e faceva dei piccoli movimenti in su e in giù sodomizzandosi lentamente con l’ortaggio, senza che il portiere se ne rendesse conto; in più durante il racconto cominciò con una mano ad accarezzare il pisellone che aveva appoggiato alla guancia sentendolo sicuramente bene visto la stoffa leggera che la divideva dal oggetto dei suoi desideri.

Una escort di trent’anni sarebbe stata meno smaliziata…..

“allora mi hanno detto che faceva male perché non ero ancora abituato, ma poi mi sarebbe piaciuto di sicuro……oooohhhh”

L’auto massaggio la stava facendo eccitare,

“allora: ieri sera ho provato a giocare con una carota e, dopo un pochino di dolore, mi è piaciuto tanto che alla fine ho messo il cetriolo come sto facendo adesso….è…..strano….ma…è bello, non lo sapevo….oooohhhh”

Continuava ad ansimare per il cetriolo e forse si stava anche eccitando per il racconto che stava inventando; la sua eccitazione era contagiosa e c’era il rischio concreto che Vincenzo venisse prima che la maliziosetta riuscisse a vederglielo.

“Poi mi hanno lasciato stare il sederino ma quando mi sono girato per scappare, si sono parati davanti a me sbarrandomi la strada e poi hanno tirato fuori i piselli e, costringendomi a girarmi di nuovo, ...