Riorganizzazione del processo produttivo - parte ii
Data: 30/08/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: ClaudiaSimontacchi
... attraverso i pantaloni, lui totalmente spiazzato dice “Ma che cazzo fai?!” e io a due centimetri dalla sua faccia gli dico: “ Lo hai fatto una volta, ma non permetterti mai più”… “ma si,si cazzo… aiah cazzo mi fai male”, “Mi hai lasciata i lividi sui seni, riprovaci a trattarmi come una delle tue puttane e te li strappo” in quel momento la scio la presa e con due mani gli apro la camicia facendo saltare i bottoni, ha una bocca carnosa alla quale non resisto, lui legge in me il desiderio di averlo e mi riafferra per i capelli stringendomi a se, stretta contro al suo torace lascio scivolare le mie dita sul suo ventre egli tiro giù la cerniera dei pantaloni, lui eccitatissimo mi lascia fare, continuo a baciarlo mentre prendo nella loro pienezza i testicoli caldissimi in mano, il suo cazzo è marmoreo e fuoriesce dal pantalone slacciato; una volta sicura della presa gli mordo il labbro inferiore stringendo contemporaneamente i testicoli, lui inerme rimane a gambe larghe cercando di muoversi il meno possibile per non peggiorare le conseguenze della mia presa “Cosa ti ho detto poco fa?.. eh?! Cosa ti ho detto”, “Cazzo, cazzo, che male, lascia”, “Devi ubbidirmi quando ti dico una cosa!”, “Ma si cazzo, si, lasciami e faccio quello che vuoi”, “Questo voglio sentire…voglio sentire che fai… quello che ti ordino”, “ Ma si, si, cazzo” … “Bene, ora togliti la camicia”, con la mia mano stretta suoi testicoli si toglie la camicia, ha un torace ampio madido di sudore per la tensione ...
... accumulata, i suoi muscoli tesi sono lucidi sotto le luci alogene … “fatto cazzo!, fatto!! Ora lasciami”, “Decido io quando lasciarti”, continuando a tenergli stretti i testicoli, “Ora togliti la cintura e slacciati i pantaloni” esegue il mio ordine senza replicare e mi guarda fisso per intuire le mie decisioni, il suo sorriso di scherno è sparito, sembra persino essersi calmato.. e mi risponde “Fatto”… “Bene, hai finalmente capito chi comanda”, stringo i sui testicoli sudati ancora un po’, ma solo per ribadire la mia autorità, il suo sguardo è come smarrito e succube ora , come quello di un bambino che ha imparato la lezione, lascio lentamente i suo testicoli, raccolgo la sua camicia caduta ai suoi pedi e con le maniche gli lego i polsi dietro alla schiena, mi lascia fare, ora il suo atteggiamento è collaborante…..
è ridicolo vederlo con i calzoni calati alle caviglie … . Gli afferro il cazzo durissimo e comincio a masturbarlo, graffiandolo con l’altra mano sul torace , le mie unghie laccate si conficcano nella sua carne, ma mi lascia fare senza batter ciglio ancora una volta Ci guardiamo occhi negli occhi, il suo glande e gonfio sotto le mie dita, lo sfrego con i miei polpastrelli, gli accarezzo il frenulo con un dito insalivato … “Ora sei in bravo ragazzo ubbidiente, e meriti un premio” lo masturbo con decisione stringendo e rilasciando la sua verga dura – ansima - vedo i suoi occhi inumidirsi di piacere estremo, mi slaccio la camiciola tirando fuori le mie mammelle con una mano, ...