1. Quando Sarà si offrì a me


    Data: 04/09/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: Sta

    -- Potrebbe urtare la sensibilità di alcuni -- Voltai a sinistra per andare in cucina, ma rimasi sulla porta immobilizzato: ad aspettarmi trovai uno spettacolo dolce ed estasiante. Ma come ero arrivato lì? Si stava facendo buio. Tornavo da una lunga giornata all'Università: mi ero fermato a studiare con una amica. Un po' mi piaceva, ma non ero sicuro di riuscire a combinarci qualcosa. Avevo passato tutto il giorno vicino a lei, inedbriato dal suo profumo, ed ora mi sentivo stanco ed insoddisfatto. Ma non mi aspettavo cosa avrei trovato una volta entrato in appartamento. Aprii la porta, buttai lo zaino a terra e appesi il giubbotto. Poi attraversai il breve corridoio e mi voltai a sinistra per andare in cucina, ma rimasi sulla porta immobilizzato. In tutto il loro splendore, due gambe aperte partivano dal pavimento e salivano al tavolo. Le cosce tese, viste da dietro, erano sottili e toniche. Da lì si fletteva una schiena inarcata, la pancia appoggiata al piano del tavolo, e più in là il busto sostenuto dal gomito sinistro. La V rovesciata formata dalle gambe tese aveva in cima una gonna rosa cortissima arricciata. Bastava appena a coprire il necessario. Sotto la gonna vedevo la mano destra frugare. Poi la testa si voltò a guardarmi, spostando i lunghi capelli castani sulla schiena coperta da una leggera maglietta bianca. Osservandomi seria e calma, come chi ha preso una decisione, tolse la mano da sotto la gonna, si voltò di nuovo lentamente e si stese completamente sul ...
    ... tavolo, a pancia in giù, con le braccia abbandonate sopra la testa. Era Sara, la mia "nuova" coinquilina, che mi offriva il suo buchetto. Il cuore cominciò a battere all'impazzata. Sentivo i tonfi salire in gola, la testa pulsare. La salivazione cessò di colpo, e poi crebbe man mano che si faceva largo in me il desiderio di compiere questo passo. Mi avvicinai a lei senza capire bene cosa succedesse, come un sogno. D'istinto mi tolsi i pantaloni e gli slip, liberando il mio membro che da subito si era ingrossato al ritmo dei palpiti del cuore. Era la mia prima volta col sesso anale, non mi era mai successo, ed ero sicuro che fosse anche la sua prima volta. Eccetto quando giocava da sola, naturalmente. Alzai la gonna sulla schiena e lo vidi nella penombra: un bel sedere, bello e sodo, dalle curve morbide. Era innegabile che alcuni tratti di Sara fossero leggermente spigolosi, ma ciò che non poteva l'aspetto lo facevano i suoi modi, le sue movenze. Con leggeri movimenti, come la schiena inarcata, la posizione in punta di piedi, riusciva ad essere delicata, così dolce e femminile. Disse piano: "accanto a te c'è una boccetta". Era il lubrificante. Lo sparsi sul mio pene accarezzandolo, mentre il buchetto di lei era già pronto. Credevo di faticare ad entrare, ed invece scivolai lentamente senza troppa fatica: si era preparata bene per me. Le scappò un mugolio, mentre lentamente mi facevo largo in quel posto caldo e scivoloso. L'eccitazione era tanta, ed il suo sedere così stretto, che ...
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